Razionalizzare gli spazi con la cucina a scomparsa

cucina a scomparsa

A differenza di quanto visto nell’articolo “Cucina con Penisola” oggi parleremo delle cucine a scomparsa: un concetto diametralmente opposto a quello della cucina tradizionale. Attualmente il mercato offre diverse soluzioni ma nella maggioranza dei casi siamo in presenza di versioni monoblocco o di modelli componibili. In entrambe le tipologie si tratta di versioni compatte sviluppate su un’unica parete ove la cucina è nascosta dietro a delle ante che possono essere a soffietto, scorrevoli, a libro…

Quelle monoblocco sono più piccole rispetto a quelle componibili che per certi versi si avvicinano di più alla logica di cucina “classica”, qui ogni spazio risulta organizzato nei minimi dettagli.

armadio contenitore Switch – Scavolini

Il nome stesso della cucina è dovuto al fatto che tutta la zona operativa viene schermata, mimetizzandosi nel locale in cui è installata offrendo così uno spazio perfettamente integrato.
Ad esempio, la nota casa produttrice di cucine Scavolini ha realizzato l’armadio contenitore Switch nel quale è possibile inserire fino a quattro elettrodomestici al suo interno. L’armadio è organizzato per offrire un ulteriore piano di lavoro scorrevole verso l’esterno.
Questa tipologia di cucine garantiscono un design pulito e lineare risultando adatte sia per i piccoli ambienti sia in contesti che richiedono un’estetica essenziale.
Di seguito voglio proporvi un esempio pratico di come questo tipo di cucina sia in grado di sposare perfettamente funzionalità e ricercatezza.

Il PROGETTO della cucina a scomparsa

La cucina a scomparsa come soluzione di stile

Un ampio spazio vuoto situato nel centro di Zurigo, frutto di un’ accurata progettazione per trasformarlo in un loft elegante in grado di coniugare razionalità e design. Un volume fasciato da vetrate a tutta altezza il cui unico spazio “arredabile” era rappresentato dalle pareti interne.
Quindi non poche le limitazioni presenti anche perché lo scopo progettuale era quello di utilizzare gli spazi disponibili senza ad andare ad intaccare l’impianto planimetrico con opere strutturali e rispettando quelli che erano gli allacci preesistenti.

Il concept della cucina

Concorso loft design _Rielaborazione personale: Federica Moine & Umberto Allocca

In questo particolare caso non era possibile avere un angolo cottura separato dalla zona living e al contempo discordava con il contesto anche l’idea di cucina a vista; nello specifico l’area adibita a cucina rappresentava anche lo spazio che funzionava da nodo comunicante e distributivo per gli altri locali dell’abitazione.
Da qui nasce l’idea di una cucina celata e visibile solo all’occorrenza.

La progettazione: questione di spazi

La planimetria del loft era sviluppata in lunghezza e la parte destinata alla cucina si trovava in posizione centrale e di passaggio rispetto al resto dell’appartamento.

Concorso loft design _Rielaborazione personale: Federica Moine & Umberto Allocca

L’obiettivo era quello di dare a tutto l’insieme una chiave di contemporaneità ed omogeneità. Per concretizzare questa idea abbiamo lavorato su una progettazione mirata degli spazi rendendo dei punti di forza quelli che si ritenevano inizialmente degli ostacoli.
La cucina è stata concentrata in pochi metri quadrati. Una struttura, in legno completamente sbiancato, racchiudeva con delle ante a libro, la zona operativa composta dalla zona di conservazione e cottura cibi.
Mentre la zona destinata al lavaggio è stata ricavata in una sorta di isola collegata da un lato al pilastro portante, giocando quindi su elementi divisori e a scomparsa.

Concorso Loft Design _Rielaborazione personale

L’isola collocata in quel punto aveva un duplice ruolo:
1. creare “una divisione” tra lo spazio destinato alla cucina e il resto dell’ambiente
2. assolvere il ruolo di spazio filtrante con agli altri locali in modo pulito e lineare.

Proprio per questi motivi l’isola è stata concepita in modo da risultare sia un piano di appoggio utile come punto snack e sia come blocco operativo contribuendo a garantire un ulteriore spazio funzionale per cucinare.
Ma per non intaccare il design del loft e donare ad esso ricercatezza e modernità si è pensato ad un blocco operativo non visibile. Infatti il lavello e la rubinetteria sono stati ricavati all’interno dell’isola al di sotto del filo top e nascosti da esso che al bisogno risultava estraibile.

Giochi cromatici: alternanza tra chiari e scuri

Concorso loft design _Rielaborazione personale

Si è giocato molto sui contrasti dei materiali e dei colori; in particolar modo il bianco ha fatto da padrone affinché tutto potesse risultare più ampio, moderno e luminoso.
Come in tutto l’appartamento anche nella cucina si è creata un’alternanza cromatica tra chiari e scuri, infatti le basi e tutti i pensili sono di tipo bianco opaco in netto contrasto con il piano dell’isola di color grigio antracite lucido in modo da creare un forte impatto visivo.

Progettazione mirata per scelte originali

La particolarità del progetto è stata quella di puntare su soluzioni di grande impatto e funzionalità. Il risultato è un progetto integrale che pur partendo con dei vincoli è stato in grado di garantire agli interni soluzioni di continuità ed armonia.
Hanno assunto un ruolo fondamentale le finiture ed i materiali perché è importante che siano esteticamente accattivanti ma anche resistenti e pratici come lo è stato il gres.
L’uso del bianco e del nero come elementi decorativi sia su pareti che sull’arredo ha donato un tocco ricercato ed elegante.
L’utilizzo di sistemi innovativi ha reso la cucina un ambiente eterogeneo capace di trasformarsi all’occorrenza sia in zona funzionale sia in spazio di rappresentanza.
Non sempre trasformazione e rinnovamento significano caos e demolizione ma anzi attraverso un progetto mirato possono concretizzarsi in spazi moderni dagli arredi originali.

Siamo a Vostra disposizione quindi non esitate a contattarci per informazioni o chiarimenti!

Federica Moine
Federica Moine

Lavoro presso uno studio d’ingegneria ma la progettazione d’interni e l’arredamento sono passioni che ho maturato alla facoltà di architettura; essi sono legati dalla convinzione che insieme possano creare uno spazio a misura d’uomo.

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