Le Cucine Moderne Abbandonano il Frigorifero

Ebbene sì miei cari, le nuove tendenze dimostrano che il nostro vecchio ma soprattutto “caro” frigorifero sarà presto relegato in cantina….  I motivi sono i più svariati; primo fra tutti ovviamente l’aumento stratosferico che il suo utilizzo determina nelle nostre bollette, ed ancora l’attenzione dei consumatori per uno stile di vita sano ed eco-friendly

frigo 1 foto art.Da queste due condizioni di base, vi illustrerò alcune idee progettuali che hanno come elemento comune “il non utilizzo” del frigorifero; entrato nelle nostre amate cucine soltanto dalla prima metà del 1900. Fino a tale data si conservavano gli alimenti nelle cantine e nelle ghiacciaie comuni, e si utilizzavano maggiormente cereali, frutta e verdura rispetto a carni e latticini che richiedevano attenzioni particolari per la conservazione.

Avventuriamoci insieme alla scoperta dei progetti di: Nilay Shah giovane design indiana, del design coreano Jihyun Ryou, il quale si avvale di antichi saperi, di biologia e chimica per sopperire all’utilizzo del frigorifero ed infine dell’italiana Caterina Falleni.

I progetti dei “non frigoriferi”!

In collaborazione con Veneta Cucine la designer Nilai Shah ha realizzato “I green kitchen”. Il progetto ha come idea generatrice la “Green Design”, attuata mediante la filosofia delle 4 R. 

  1. Ridurre

  2. Riutilizzare

  3. Riciclare

  4. Ripensare

Partendo da questi assiomi realizza una cucina progettata sull’atmosfera di un tradizionale mercato di verdure indiano. Gli spazi misurati a dir poco esigui hanno l’intento di spronare il consumatore all’utilizzo parsimonioso delle risorse. Privare le nostre cucine dei frigoriferi spinge inevitabilmente al solo acquisto dei necessari alimenti che utilizzeremo (siano essi freschi o confezionati purché biologici) nel più breve tempo possibile, assecondando le normali deperibilità degli alimenti prescelti per la nostra nutrizione. La radicale designer bandisce totalmente l’elettrodomestico inquisito, poiché lo reputa un produttore sconsiderato di rifiuti, oltre che un elemento negativamente energivoro. La cucina di Nilay è stata pensata per rendere il più agevole possibile il tagliare, l’essiccare, il conservare e al tempo stesso servire e misurare il cibo. L’ uso di vassoi realizzati da legno riciclato e plastica biodegradabile rende possibile tutto ciò.   

i green design

“Save the food from the fridge”

Il designer coreano Jihyun Ryou avendo assimilato fin da piccolo gli insegnamenti della tradizione contadina tramandatagli dai nonni e avendo osservato il cibo studiandone i suoi cambiamenti è riuscito a progettare una consolle di mensole per la conservazione di frutta e verdura. Avvalendosi dei principi di conservazione dei cibi legati alla biologia e alla chimica, ha trovato una risposta alternativa all’uso smodato dei frigoriferi nelle nostre dimore. Afferma egli stesso che: “Seppur il processo che determinerà il cambiamento degli usi e costumi che contraddistinguono la società attuale, sarà lungo e lento il mio progetto è uno strumento per generare tale cambiamento. Esso sarà possibile se e solo se, si reintrodurranno riti e tradizioni della nostra cultura.  Bisogna fornire agli individui delle alternative, le loro menti sapranno discernere la scelta da compiere.” Il ritorno alle tradizioni determinerà l’humus adatto a far germogliare il cambiamento in noi e nelle generazioni future.

core

Il progetto nasce dall’attenta analisi degli alimenti, il designer infatti come si può evincere dal sito: http://www.savefoodfromthefridge.com/p/about-project.html si è reso conto che affidiamo la responsabilità di prendersi cura del cibo che mangiamo ad un oggetto tecnologico, l’elettrodomestico per eccellenza il “frigorifero”. Non siamo più in grado di gestire il cibo proprio perché non siamo più abituati a vedere le sue mutazioni. Ed ecco che le tradizioni tramandate oralmente dai nostri avi entrano in gioco…Si è reso conto che non sono soltanto vecchie dicerie e ha deciso di sperimentarle creando delle mensole ad hoc a seconda delle caratteristiche organolettiche di alcuni alimenti.

 

coreano

 

Vediamo come è opportuno conservare i frutti ricchi d’acqua come le zucchine, i cetrioli e le melenzane… Ebbene sì questi vegetali sono dei veri e propri frutti e come tali devono essere conservati. La mensola per i nostri vegetali deve prevedere nel livello sottostante un contenitore destinato alla raccolta dell’acqua con la quale innaffieremo giornalmente i frutti. L’acqua ricrea un ambiente umido dove i vegetali possono rimanere naturalmente freschi e rigogliosi. Ryou per le radici come le carote e i porri crea delle mensole in grado di sorreggerle verticalmente, posizione a loro naturale. Se le radici sono conservate in modo verticale restano fresche per lungo tempo. 

E per ultimi parliamo di connubi tra elementi, che determinano il mantenimento integro di spezie e patate. Se uniamo alle spezie dei chicchi di riso questi assorbiranno l’umidità evitando la creazione di grumi. Le patate invece se conservate al buio ed in uno scompartimento chiuso sotto le mele si conservano prevenendo la germinazione degli organismi vegetali. L’etilene rilasciato dalle mele soprastanti le patate è in grado di neutralizzare tale processo. Utilissima chicca che ho personalmente testato più e più volte riguarda le uova. Per verificare il loro stato basta immergerle in acqua; se queste galleggiano sono andate a male, se affondano sono ancora fresche e quindi possono essere adoperate per la creazione di infinite ricette.

Frigoriferi naturali in assenza di corrente 

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di modi alternativi di conservare il cibo senza l’uso del fantomatico elettrodomestico. Certamente i designer che ho citato non hanno scoperto nulla di nuovo ed esilarante, ma la loro genialità sussiste nella capacità di far propria la tradizione innovandola con un sapiente uso della tecnica e delle scienze. Soltanto la conoscenza del passato permette di progredire e di evolverci. Facciamo quindi un salto a ritroso nel tempo fino agli antichi egizi per conoscere il sistema Zeer.  A Mohammed Bah Abba si deve la rielaborazione di tale sistemaIl progetto prevede l’uso di materiali facilmente reperibili e poco costosi, per la costruzione di due vasi di terracotta inseriti l’uno nell’altro e separati da un’intercapedine di sabbia umida. Il cibo da conservare viene inserito nel vaso più piccolo; la sabbia bagnata posta fra i due vasi funge da isolante permettendo alla temperatura del vaso più piccolo di scendere di svariati gradi rispetto all’ambiente in cui si trova.  

Il sistema deve essere coperto con un panno umido.   

zeer

La citazione del sistema Zeer era una doverosa premessa per comprendere al meglio il progetto di cui sto per parlarvi, “Freeijis”! Ebbene sì finalmente scorgiamo una studentessa italiana fra il carnet di progettisti capaci di pensare in modo eco-friendly:Caterina Falleni”, (ovviamente emigrata negli USA). Lei è meno radicale dei designer indiani e coreani, si “limita” per così dire a progettare un frigo capace di funzionare senza ricorrere all’uso dell’energia elettrica. Noi italiani siamo tanto, tanto affezionati al vecchio e caro frigorifero da privarcene totalmente… ma per così dire cerchiamo di rendere meno doloroso per le nostre povere tasche il suo utilizzo. Siamo un popolo di moderati, i cambiamenti repentini e radicali ci sconvolgono e quindi la giovanissima Caterina ha pensato bene di rispondere alle esigenze del suo amato popolo!

 

caterina frigoriferooooo

 

L’idea che Caterina ha maturato durante gli studi presso l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Firenze le ha permesso di vincere una borsa di studio presso il centro di ricerche della Nasa. Volata via verso la Silicon Valley la nostra ragazza livornese realizza l’idea venutale in Africa mentre studiava le strutture fatte con materiali porosi quali la terracotta ed il fango. Queste strutture utilizzano il processo che prende il nome di “evaporative cooling”, (raffreddamento per evaporazione), lo stesso per il quale la temperatura del corpo umano si abbassa quando avviene la sudorazione. La carta vincente del progetto di Caterina è proprio la reintegrazione di un sistema sostenibile nella vita di tutti i giorni. Se ci informiamo, curiosiamo fra le infinite possibilità possiamo trovare la nostra strada per abbattere i costi e vivere in maniera più sana. Non è detto che le scoperte fatte nel corso degl’anni e che sono ormai entrate a far parte della nostra vita siano poi così indispensabili. Spero di essere riuscita ad instillare in tutti voi il dubbio parlandovi del frigorifero. 

Norma Renda

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