E’ possibile progettare utensili ecologici,commestibili e funzionali? Progetti accattivanti esteticamente e buoni da gustare, sono le nuove sfide per i designer e gli architetti di tutto il mondo. Oggi la nuova frontiera del gusto è la stoviglieria commestibile. Abbiamo selezionato per voi delle proposte buone da gustare e belle da vedere, scopriamole insieme.
Progetti green e edibili
Quest’oggi vi accompagneremo alla scoperta di progetti green ma anche edibili. La nuova sfida con la quale i designer di tutto il mondo si stascontrando consiste nel ridurre la produzione di rifiuti non biodegradabili rendendoli perché no commestibili. Purtroppo non si può immaginare di tornare in occasioni frugali all’utilizzo di piatti per così dire “tradizionali”;ecco quindi che i designer e gli architetti hanno colto al balzo la sfida alquanto ardua ma intrigante di realizzare stoviglie alternative. La start-up Do Eat creata dal duo di gastronomi e creativi belgi Helene Hoyois e Thibaut Gilquin è un esempio ben riuscito di tale sfida, come la serie di insoliti recipienti realizzati dalla designer olandese Geke Wouters utilizzando verdure essiccate. Vi parlerò dei piatti e delle stoviglie realizzati dal designer giapponese Nobuhiko Arikan con un impasto simile a quello dei biscotti che li rende commestibili ma anche resistenti e funzionali, ed ancora la carta stoviglieWasararealizzata dallo studio Simplicity di Shinichiro Ogata realizzati in bagassa (polpa di canne da zucchero), infine gli Ecookies e gli Spoonachos dei designer brasiliani Mascarenhas e Victor Lopes. I progetti citati sono accomunati dal desiderio di rispettare la natura e da essa prendere spunto e materiali per realizzare utensili eco-friendly. Sicuramente tali progetti ci permetteranno di recuperare spazio all’interno delle nostre cucine. Dopo aver infatti utilizzato piatti, ciotole e stoviglieanziché scontrarci con esse potremmo riporle nei nostri pancini.
Do Eat è stato realizzato da due creativi gastronomi belgi (Helene Hoyois e Thibaut Gilquin), per contrastare l’annoso problema dei rifiuti connessi all’utilizzo smodato di piatti e bicchieri di plastica. Il progetto unico nel suo genere è realizzato conpochiingredienti al 100% biodegradabili e compostabili naturalmente: la “fecola di patate”, l’acqua e l’olio. Tali ingredienti non conferiscono alcun sapore alle ciotole edibili, esse sono neutre. La caratteristica che lo contraddistingue su tutte è la sua totale adattabilità alle esigenze del suo utilizzatore. Può essere personalizzato per forma, colore e grafica. La panacea per gli organizzatori di catering ed eventi di ogni sorta, è infatti possibile stampare loghi, nome di eventi o di persone su di esso.Come definire questo progetto se non un semplice gesto ecologico? Le parole con le quali è possibile sintetizzare l’idea generatrice sono: Sano+ neutro+ambiente+gusto+ design sorprendente, praticamente “Do Eat”.
Dopo averlo utilizzato invece di buttarlo via producendo quintali di rifiuti non biodegradabili basta mangiarlo. Semplice ed intuitivo ma nessuno prima dei due gastronomi ci aveva pensato! In nome della creatività i confini del lecito a tavola sono stati messi in discussione. La facilità di utilizzo del prodotto lo rende “appetibile” (in effetti si magna)per Chef stellati e per i cuochi provetti che osano sperimentare con gli alimenti e i suoi contenitori. Il cibo diviene esso stesso un gioco che stimola la mente ed il palato.Il progetto realizzato dal duo belga è divenuto un kit composto da 25 contenitori e relative ricette che prevedono il loro utilizzo. Le forme realizzate sono 4: il loto, il cucchiaio, la canoa ed infine il tulipano. Consultate il sito www.doeat.co per maggiori informazioni ed eventuali sperimentazioni.
L’artista olandese Geke Wouters è riuscita a creare da ortaggi, carote, peperoni, barbabietole, porri e pomodori una collezione oserei dire “originale” di stoviglie sottili come carta. Ogni pezzo è unico proprio per la particolare tecnica con il quale viene realizzato (essiccamento). I materiali organici vengono trasformati attraverso l’essicazione, il metodo più gustoso per conservare le verdure in strati sottili di carta. Tale processo conferisce un aspetto unico e irripetibile alla materia con la quale vengono generate delle vere e proprie opere d’arte commestibili. Unico neo la fragilità. L’umidità e la variazione di temperatura può generare una modificazione della consistenza e della relativa forma facendo diventare le stoviglie fragili, flessibili e per certi versi divertenti.I colori di queste particolarissime ciotole sono determinati dai vegetali con i quali si generano i fogli in 2D (carote= arancione, barbabietole= rosso, porri=bianco ecc. ecc.). I fogli di carta ottenuti hanno una struttura cellulare intricata assimilabile alla vista al microscopio. L’artista afferma che le sue ciotole sono: “esempi di re-shaping di ciò che la natura ci offre”.Natura al 100% trasformata in stoviglie, nulla di più di una ricetta segreta d’essicazione e pressatura, che l’artista Geke Wouters custodisce gelosamente come ogni buon chef che si rispetti.
Edible tableware di Nobuhiko Arika
Il designer giapponese ha per così dire rifunzionalizzato l’impasto tipico dei biscotti a base di farina, acqua e sale, per progettare degli originali piatti e delle stoviglie biodegradabili. Tale impasto viene utilizzato in mare durante le secche come razione d’emergenza. Se mantenuti asciutti le nostre bisco/ciotole possono durare per mesi. Accortezza indispensabile per arrivare a fine pasto ancora con il piatto, ovviamente è la creazione di un menù a base di piatti esclusivamente solidi. Non sono permesse zuppe, brodi caldio cibi in grado di disgregare i nostri piatti.
Continuando il nostro viaggio fra piatti e stoviglie edibili e al 100% naturali non si può non menzionare l’esperienza compiuta dallo studio di progettazione Simplicity nella realizzazione di Wasara in perfetto jappo-style.
La parola Wasara è composta da due suoni giapponesi: WA traducibile con “giapponese” e SARA che significa “piatto”. Alla base di Wasara vi è l’eredità dell’estetica e dei valori giapponesi. Le stoviglie incarnano l’ospitalità e la cortesia verso gli altri, creano un ambiente confortevole e commovente. Totalmente biodegradabile e compostabile per un ritorno alla terra dalla quale tutti siamo stati generati, il progetto perpetua il naturale ciclo della vita.
Le stoviglie e i piatti sono realizzati dalla bagasse sottoprodotto di estrazione della canna da zucchero che solitamente viene scartato come rifiuto. La fibra simile alle latifoglie è molto sottile e più leggera della pasta di legno. Tali caratteristiche riducono notevolmente il fabbisogno energetico per la produzione. I piatti sono adatti a contenere cibi sia freddi che caldi, essendo resistenti all’acqua e all’olio. Il design accattivante asseconda la naturale curvatura delle mani conferendo a chi utilizza i prodotti della linea Wasara grazia ed eleganza nei movimenti. Wasara è l’essenza della bellezza funzionale, un intelligente alternativa ecologica all’utilizzo di piatti e bicchieri plastici che conferirà classe e eleganza alle vostre tavole!
Ecookies
Concludiamo il nostro viaggio alla scoperta di piatti e stoviglie edibili in dolcezza. Vi presento gli Ecookies dolci cucchiaini da caffè che oltre a sostituire le palettine in plastica allieteranno le vostre pause con una dolce coccola di biscotto. I designer brasiliani Mascarenhas e Victor Lopes Rodrigo Maia per rispondere alla sfida del momento (ridurre la produzione di rifiuti) hanno ideato un particolarissimo biscotto, più resistente rispetto ai tradizionali che si scioglievano al primo inzuppo. Il risparmio energetico si trasforma in una dolce concessione.
Questo breve excursus nel mondo delle stoviglie edibili ha stuzzicato la mia fantasia. Proverò a cimentarmi nella realizzazione di un mio personalissimo piatto edibile. Lancio la sfida ad ognuno di voi… Provate a sperimentare le vostre ciotole e stoviglie eco-friendly!
Le nostre cucine oltre ad essere belle da vedere devono essere luoghi di sperimentazione, dove giocando con il cibo possiamo ristabilire il naturale benessere,smarrito fra le mille difficoltà e i pensieri odierni. Che augurarci se non un desiderio costante di sperimentazione? Se vi fa piacere condividete con noi le vostre idee, intanto “Buon appetito” a tutti.
Norma Renda
Foto n1: http://www.shft.com/shopping/wasara-biodegradable-plates / http://www.eruptive.co.nz/blog/blog.php?id=6253574867297003496 / foto 2 :http://www.be-creative.be/fr/do-eat /foto 3: http://www.be-creative.be/fr/do-eat /foto 4: http://blog.ponoko.com/wp-content/uploads/2009/08/veggie-bowlsjpg.jpeg /foto 5: ttp://www.archello.com/sites/default/files/imagecache/header_detail_large/story/media/ONA161-(1).jpg /https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRgGkqwBiuxw7c2rWnkEzHUNcfZhc6e8NLKkpG4nGuOcZ1TefIe / foto 6: http://www.eruptive.co.nz/blog/files/disposable-plates-disposable-chopsticks-biodegradable.jpg.jpg / http://static.dezeen.com/uploads/2008/03/cimg20811.jpg / foto 7: https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSvQcZ2cOxsrxdnl6-FUtu9SWSIr7tFXtDK-Ead1cNNtklH9diq / https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTnoAbXAU1xsq8fRrlI77tjObzssw5HgqVgQchaFCsSgSfKMufFRg / foto 8: http://designythings.files.wordpress.com/2011/07/wasara_lineup.jpg / http://www.wasara.jp/ / foto 9: http://marraiafura.com/wp-content/uploads/2011/02/ecookies.jpg
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