Diamo Vita al Sottotetto! -parte3-

Quando si parla di abitazioni in mansarda si pensa spesso al fastidioso “effetto serra” che si viene a creare nei periodi estivi o alle infiltrazioni e all’umidità causate dalle piogge invernali. Tutto questo avviene a causa di un pessimo o addirittura assente isolamento termico o meglio coibentazione del tetto. Ma vediamo insieme piccoli aneddoti per vivere in un sottotetto risparmiando sulla manutenzione, sul riscaldamento e sulla salute! Se inoltre si soddisfano i requisiti indicati nel DM 26 Gennaio 2010, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, si può usufruire della detrazione del 65%.

01scambio-termico-copertura-dispersioni-tetto-detrazioni

Una buona coibentazione della copertura riduce le dispersioni di calore nei periodi più freddi e impedisce l’ingresso di calore durante la stagione estiva. È necessario parlare quindi, in questo terzo articolo sul recupero del sottotetto, dei metodi per isolare termicamente l’involucro.

3- ISOLAMENTO TERMICO

Se ci ritroviamo di fronte a un tetto già esistente, probabilmente in buono stato e non dotato di coibentazione, è necessario isolare direttamente le falde per assicurare il necessario comfort.

L’ isolante termico e’ quel materiale in grado di mantenere le condizioni climatiche interne all’edificio il più possibile costanti, indipendentemente dalla variazione delle temperature e delle condizioni climatiche esterne.
Si può
intervenire dall’interno, senza rimuovere la copertura e, in certi casi, non si perde neanche spazio utile. Due sono i metodi di intervento:

  • inserimento di pannelli tra le travi. Si sfrutta lo spazio di interasse tra le travi portanti del sottotetto, pertanto risulta particolarmente efficace in quanto conserva le volumetrie disponibili migliorando sensibilmente le prestazioni energetiche.

  • i pannelli sotto le travi. Alcuni pannelli isolanti o i feltri in lana di vetro o di roccia, che vanno applicati in maniera che ci sia una camera d’aria tra gli stessi e il tetto, vengono agganciati direttamente alle travi. Rimanendo così a vista verso l’ambiente interno, lo strato di isolante necessiterà di una finitura con perline in legno o lastre in cartongesso.

02installazione-isolamento-tetto-interno

QUALI MATERIALI ISOLANTI USARE?

Dal punto di vista chimico, i materiali isolanti si distinguono in materie organiche ed inorganiche, per poi essere suddivise a loro volta in sintetiche e naturali. I materiali che si utilizzano nelle costruzioni per evitare la trasmissione del calore in entrata e in uscita vengono scelti di volta in volta in base alle esigenze.

Gli isolanti organici sintetici sono comunemente il polistirene, il poliuretano ed il polietilene, disponibili in varie forme, solide e non. Poliuretano e polietilene sono utilizzati nelle più disparate applicazioni di isolamento per l’edilizia, sono economici, facili da installare e si caratterizzano per l’alto grado di riciclabilità.

La leggerezza, i minori volumi impiegati e le ottime prestazioni isolanti del poliuretano determinano ormai un limitato impatto ambientale, paragonabile, se non talvolta migliore, di quello di materiali tradizionalmente ritenuti bioecologici. Poco sensibile all’umidità e inattaccabile dai più comuni agenti chimici, il poliuretano garantisce quindi eccellenti prestazioni di durata: i materiali che nel tempo mantengono inalterati la propria funzione ed efficienza e che non richiedono manutenzioni o sostituzioni contribuiscono a ridurre la produzione stessa dei rifiuti.

Tra gli isolanti inorganici sintetici più comuni abbiamo la lana di vetro, la lana di roccia ed il vetro cellulare. Questi isolanti, che derivano dalle fibre naturali minerali, possono essere utilizzati in tutti i casi nei quali non c’è contatto degli isolanti con la terra e non c’è una loro esposizione in ambiente. Vanno bene quindi per coibentare il tetto dall’interno, anche grazie alla loro flessibilità che ci permette di installare le lane tra le travi portanti senza essere troppo precisi con le misure.

03isolamento-materiali-organici-inorganici-sintetici

Alla classe di isolanti organici naturali appartengono la canapa, il sughero, la cellulosa, i pannelli in fibra di legno, la cellulosa in trucioli, la paglia e la lana di pecora, tutti elementi di riferimento per la bioedilizia, in quanto materiali ecosostenibili, biocompatibili, riciclabili, rinnovabili, compostabili.

E’ consigliabile utilizzare pannelli isolanti totalmente naturali dalle alte prestazioni energetiche, ottenendo un tetto bioecologico e una mansarda confortevole al 100%!

Se consideriamo il sughero, ad esempio, è possibile impiegare pannelli ICB rigidi, fissati o appoggiati. In alternativa, su superfici irregolari si può ricorrere al sughero tostato granulato, stendendolo così da adattarsi perfettamente alla soletta.

I pannelli che si ottengono dalla canapa invece sono chiamati CAF, pannelli di fibra vegetale compressa, variabili per densità e spessore. Quelli di media densità si utilizzano per pannellature e mobili, quelli ad alta densità hanno anche funzione strutturale. La loro installazione è facile e veloce, con poche emissioni di polvere e senza provocare dermatiti da contatto e pruriti. I pannelli di canapa possono essere riciclati o riutilizzati se privi però di poliestere e con basso dosaggio di ignifughi, altrimenti devono essere smaltiti in discariche speciali.

Inutile dire che per avere un ottimo prodotto di alta qualità bisogna spendere: l’unico problema nella scelta dei materiali naturali e/o riciclati è il prezzo elevato. Le operazioni meccaniche per realizzare pannelli o materassini isolanti e il processo di recupero e lavorazione della materia prima non sono molto economici.

04isolamento-materiali-alternativi-organici-naturali-recupero

Manuela Sanna / Maria Elena La Nave 

Manuela Sanna
Manuela Sanna

Torino - PIEMONTE

logo_progettazionecasa.com

SEGUICI SU