Case in Movimento: Pareti Mobili e Scorrevoli

La ristrutturazione o la progettazione e costruzione di un nuovo immobile è spesso una sfida esaltante, sia per i committenti che per i professionisti coinvolti. Tutte le soluzioni progettuali da attuare devono derivare direttamente dalle richieste manifestate dal cliente, in modo che la casa riesca a “funzionare” in maniera idonea e a rispondere alle esigenze della famiglia in questione.  È necessario affidarsi ad un professionista qualificato, che possa intervenire brillantemente e in modo dinamico, presentando soluzioni all’avanguardia tra cui poter scegliere. 

Se il contatto con il tecnico scelto diventa più una pena che uno stimolo, perché magari siamo costretti a scegliere tra poche soluzioni datate che non avrebbero entusiasmato nemmeno i nostri nonni, stiamo evidentemente sbagliando strada.

Rimane fuori da ogni dubbio che bisogna confrontarsi con problemi statici, strutturali e impiantistici che spesso limitano il campo di azione, ma ci sono soluzioni di dettaglio che possono essere (quasi) sempre prese in considerazione.

Abbiamo parlato precedentemente di flessibilità dell’abitare, e citato la soluzione delle pareti scorrevoli.

Questo tema è abbastanza vasto, e abbraccia una serie di possibilità molto interessanti per chi desidera un ambiente interno variabile nello spazio e nel tempo, da poter disegnare secondo i propri bisogni. 

La dicitura “pareti scorrevoli” suggerisce immediatamente una parete che scivola su binari scomparendo dentro il proprio alloggiamento. Nell’immaginario collettivo questo si traduce in una spaventosa parete di due metri che buca l’amato muro a fianco per poter effettivamente scorrere via da qualche parte.

Occorre spiegare come queste partizioni funzionino in realtà, parlando più correttamente di pareti “mobili”.  Esiste intanto come già accennato la possibilità di farle scorrere su binari. Questi vengono montati in modo economico senza particolari danni alla pavimentazione; i  tramezzi mobili, in genere con intelaiatura metallica, scorrono sovrapponendosi ad un muro esistente lasciando sgombera ed attraversabile un’estesa porzione di parete.  La soluzione è abbastanza facile da realizzare, e può essere utilizzata in spazi living, nei collegamenti tra cucina e soggiorno, o nel caso in cui si voglia isolare una parte di abitazione per un ospite. L’unico limite è che spesso necessitano di una consistente estensione per poter scorrere aprendosi in un grande varco e rendere l’effetto di permeabilità desiderato.

Questo inconveniente non esiste nel caso in cui queste pareti siano divise in parti più piccole e ruotino su un perno. In questo caso si ha una grande libertà di utilizzo, potendo scegliere quali porzioni aprire e quali tenere chiuse.

Una sintesi delle ultime due sono quelle che possono scorrere in moduli che si sovrappongono: consentono l’apertura totale o la possibilità di muovere solo alcuni moduli.

In tutti i casi precedenti, i componenti sono economici, facili da montare e di grande effetto, soprattutto se associate ad arredi che si muovono insieme ad esse. Agendo in questo modo, otteniamo librerie che scorrono, scaffalature che ruotano ed armadi che camminano per casa.

 

 Un altro tipo sono quelle ad intelaiatura metallica o in legno che una volta montate non si muovono, ma che sono facilmente smontabili e rimontabili in un’altra posizione. Sono classificate come “mobili” in questa sede perché pur non consentendo una trasformazione dello spazio durante l’uso consueto, permettono in un più lungo lasso di tempo consistenti cambiamenti nella distribuzione della casa. 

In un modo simile, avendo un’altezza di interpiano abbondante, si può ricorrere a sistemi di pareti e coperture smontabili che creano piccoli sottosistemi all’interno dell’abitazione stessa. Possiamo immaginarle come casette gioco dei nostri bambini un po’ cresciute e senza colori sgargianti, che creano allo stesso tempo ambienti separati e spazi di soppalco sopra di esse. 

Facendo un’ulteriore passo avanti,  combinando questo sistema con le partizioni in vetro trattate in precedenza, si può dar vita a infiniti spazi all’interno di altri spazi, in un gioco separazioni e trasparenze che può dar luogo  ad ambienti di alta qualità.