Aiuto! Sono Allergico all’ Acaro della Polvere!

Quando il naso chiuso, la difficoltà a respirare, l’asma sembrano non più i sintomi di un semplice raffreddore stagionale allora è il caso di pensare all’ allergia all’ acaro della polvere. Dopo una corretta diagnosi, essenziale è agire per limitare il problema. Il terreno fertile per questi perfidi animaletti è proprio la nostra camera da letto. Vedremo semplici comportamenti e accorgimenti da adottare se si soffre di questo fastidiosissimo disturbo. immagine1

  1. Non si è soli

Uno studio pubblicato su EuropeanRespiratoryDiseaseche ha coinvolto partecipanti da Italia, Francia, Germania e Spagna, ha dimostrato che se i sintomi respiratori tipici della condizione sono molto diffusi, la consapevolezza che potenzialmente questi sono riconducibili all’allergia agli acari è piuttosto bassa.Ben il 57% degli europei intervistati soffrono di allergia all’acaro, ma solo il 15% sa davvero di esserne affetto. Ma sono le prospettive ad essere allarmanti: secondo le stime, entro il 2020 un bambino italiano su due soffrirà di rinite allergica. Per questo è importante dotarsi degli strumenti e dei comportamenti per arginare e prevenire il fenomeno.

  1. Il nido degli acari: il letto

La casa ideale degli acari è il letto, sono infatti organismi che vivono bene alle stesse condizioni di temperatura e umidità dell’uomo: condizioni termoigrometriche ideali sono temperatura compresa tra i 16 e i 20 gradi e umidità tra il 60 e l’80%. Questi simpaticoni, inoltre, si nutrono di scaglie di pelle che perdiamo nottetempo, non disdegnando comunque i residui di cibo, i granuli di polline, le muffe e le piume. Quindi quando si uniscono cibo, calore e umidità prodotta dall’uomo, il gioco è fatto! Gli acari hanno trovato il clima ideale per prosperare.

  1. Alcune buone pratiche

Il letto migliore in questi casi è astruttura semplice, in tubolare di ferro, facile da pulire e senza cassetti che possano accumulare polvere.I letti a castello sono tabù per i bambini che soffrono di questo tipo di allergia.

Il materasso consigliato è quello in lattice, un materiale proveniente dalla pianta della gomma, può essere naturale, sintetico o un mix tra i due. È traspirante, si adatta bene alla conformazione del corpo. Ma nessun materasso può essere considerato anti-acaro al 100%, per questo è fondamentale dotarsi di una fodera specifica anti-allergica, lavabile ad alte temperature (90 gradi) che faccia da barriera per gli acari ma sia traspirante al sudore: materiali adatti per rivestire materassi e cuscini possono essere il goretex e la seta sintetica. immagine2

Areare spesso la stanza, almeno per 20 minuti e principalmente al mattino. Areare anchei materassi e le coperte per perdere l’umidità acquistata durante la notte, e se possibile esporli direttamenteai raggi solari. Gli acari detestano la luce del sole!

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Lavare le lenzuola con cadenza settimanale, non trascurando il lavaggio degli altri tessuti della stanza, come le tende, le coperte, i plaid. È consigliabile eliminare i tappeti, i peluche e moquette dal pavimento, perché luoghi d’incontro preferiti dagli acari. La quantità di libri e soprammobili andrebbe limitata. I più disordinati devono abbandonare la cattiva abitudine di lasciare gli indumenti fuori dagli armadi, su sedie e poltrone, dove diventano facili prede della polvere. Anche la pulizia a fondo della stanza non va trascurata. Con aspirapolveri dotati di filtri ad alta efficienza del tipo HEPA(High EfficiencyParticulate Air filter), in grado di catturare particelle del diametro di 0,3 micron.

Mantenere un grado di umidità intorno al 50%.La strategia migliore consiste nell’utilizzo di condizionatori nei mesi estivi e di deumidificatori in inverno, impostando il valore di umidità a 50%. Questo accorgimento limita la presenza di vapor d’acqua che gli acari possono assorbire e consente di fermare la proliferazione incontrollata della colonia. Inoltre, è cattiva abitudine lasciare la biancheria ad asciugare all’interno degli ambienti della casa, questo aumenta il grado di umidità dell’aria.

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Le muffe sulle pareti possono essere un campanello di allarme di perdita dalle tubazioni dell’acqua e compromettono a lungo andare le capacità statiche della parete stessa. Vanno combattute sul nascere. Sono dannosissime per chi soffre di allergie e indicano che nell’ ambiente esiste un grado di umidità notevole.

Cosa aspettate, allora? Buone pulizie di primavera!

 

Maria Claudia De Felice
Maria Claudia De Felice

Potenza-Basilicata

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