Come illuminare una Stanza Buia-parte I

Come illuminare in modo naturale le stanze della casa o di altri locali troppo bui o che sono senza aperture sull’esterno?

Concept Interiors

 

La luce che penetra dalle finestre è una caratteristica imprescindibile per la scelta della vostra casa ma in ogni residenza c’è almeno un’area buia, solitamente un corridoio o un bagno cieco, che avrebbe bisogno di più luce.

Le cause di questo fastidioso inconveniente posso trovare risposta nella dimensione non sufficiente delle finestre, nella presenza estremamente vicina dell’edificio di fronte verso il quale sono orientate le vostre finestre e che vi priva della luce diurna oppure l’ombra proiettata dal terrazzo sovrastante ad esempio.Come fare allora ad illuminare questa stanza buia in modo efficace? Vediamo insieme alcuni suggerimenti che renderanno anche il vostro ambiente molto più accogliente e luminoso.

Arredare con i giusti elementi  

I mobili sono in realtà la parte fondamentale quando si tratta di arredare una stanza buia. Questo perchè servono a dare carattere ad una stanza e, in questo caso, anche a dare definizione e profondità. Utilizzate un palette colori chiari e non sbaglierete. Preferite mobili bassi, che lasciano passare aria e luce, dai toni perlopiù neutri, con alcuni arredi che sono invece protagonisti e che giocano al contrasto in maniera divertente.

Un’idea intelligente è quella di introdurre anche alcuni arredi in pvc trasparente o in vetro. I mobili in vetro e plexiglass si lasciano attraversare da tutta la luce disponibile, dando in cambio meravigliosi effetti di riflessi. Inoltre questi materiali quasi impercettibili allo sguardo, si sposano benissimo sia con stili moderni e contemporanei che con arredi più classici, regalando una ventata di freschezza. 

L’esempio che vediamo sopra calza perfettamente: il tavolo da pranzo dal sapore classico rivisitato in chiave contemporanea si sposa perfettamente con delle moderne sedie trasparenti.

Vetromattone, porte a vetro o sopraluce per captare la luce 

House + House Architects

In ambienti piccoli e scuri è bene evitare elementi divisori pesanti e definitivi, specialmente se le nostre finestre piuttosto che essere piccole sono del tutto assenti! 

In questi casi bisognerà pensare a soluzioni alternative, come ad esempio far penetrare la luce naturale da altri ambienti attigui attraverso elementi trasparenti o parzialmente trasparenti. Via libera allora a porzioni di muro vetrate o in vetromattone (detto anche vetrocemento), verso spazi più luminosi. Il vetro mattone è una sorta di blocchetto/camera costituito da vetro nelle due parti divisorie che permette di attingere luminosità dall’ambiente attiguo. 

Le misure standard minime di un blocco in vetrocemento sono di 19×19 centimetri, con una profondità di 8 centimetri, ma in commercio puoi trovarne anche che misurano 24×24 centimetri o di dimensioni rettangolari, più apprezzate negli ultimi anni. Nascono con vetro trasparente ma ad oggi in commercio troverete una vastissima gamma di soluzioni con textures e colori diversi.
Definita la parete che desiderate realizzare, è importante calcolare con l’aiuto di un professionista il numero di blocchi necessari.

Efficace è anche l’utilizzo di porte vetrate, che per far passare luce non devono essere necessariamente trasparenti. Esistono infatti molte soluzioni interessanti, che permettono di far passare luce e che contemporaneamente arredano e non fanno penetrare lo sguardo grazie a trattamenti opacizzanti del vetro o a decorazioni.

Per porte che separano corridoi da ambienti privati tipo camere o bagni possono rivelarsi utili, anziché porte completamente vetrate, dei sopraluce, ossia porte completamente cieche fino ad una certa altezza ma con una vetrata posizionata solo nella parte alta che permette il filtraggio della luce ma non degli sguardi.

Tunnel solari per captare la luce esterna

Captazione solare con tunnel solare

Una soluzione innovativa per portare luce naturale all’interno di una stanza troppo buia sono i tunnel solari. Attraverso l’impiego del tubo solare detto anche tunnel solare o lucernario tubolare, la luce naturale può raggiungere anche l’angolo più nascosto di casa.

Sono delle strutture tubolari dal forte potere riflettente di 25 cm o 35 cm di diametro in grado di captare la luce solare direttamente dal tetto a falda (pendenza dai 15° ai 60°) o dal tetto piano (pendenza da 0° a 15°) e la convogliano all’interno dell’ambiente grazie ad un sistema di riflessioni interne. 

Esternamente andrà installato il captatore in vetro temperato trattato per essere autopulente, aspetto importante visto che non sarebbe facile raggiungere il vetro per mantenerlo pulito.

I vantaggi di questa soluzione sono molteplici:

  • Il risparmio energetico in quanto questo tipo di soluzione permette di illuminare la casa in modo naturale di giorno, senza l’ausilio della corrente elettrica. La luce che penetra è effettivamente notevole e in ambienti come bagni ciechi permette di svolgere tutte le attività senza necessità di accendere la luce; 
  • esporsi alla luce naturale è essenziale per il nostro benessere, lo spettro completo della luce naturale stimola gli organi che regolano il nostro ciclo ormonale;
  • non hanno problemi di infiltrazioni e sono facilmente applicabili anche in edifici esistenti;
  • apportano luce anche a grosse distanze dai tetti.

Un altro aspetto importante associato sempre al tunnel solare è la possibilità di consentire, insieme all’ingresso di luce naturale in casa, anche la ventilazione e l’illuminazione artificiale nell’ambiente dove si interviene.
Senza interventi invasivi né dover praticare fori ulteriori sulla copertura del tetto, si può dotare il proprio tunnel di un adattatore per la ventilazione e di una fonte luminosa artificiale, migliorando la funzionalità, la vivibilità e la salubrità del locale domestico o commerciale che potrà beneficiare dell’installazione del tunnel solare.

Dall’altro lato, gli svantaggi di questa soluzione sono la non costanza della luce durante il giorno e durante l’anno in base anche alle condizioni atmosferiche e l’impossibilità di avere un’apertura visiva verso l’esterno.

L’importanza del progetto illuminotecnico

Cyrus Ghanai

Un aspetto da non sottovalutare assolutamente è la luce artificiale. Se i consigli qui sopra sono volti a migliorare la luminosità che entra dalle finestre, bisogna ricordare che la luce artificiale è altrettanto importante. L’obiettivo di un progetto illuminotecnico è offrire una condizione di comfort visivo tale per cui siamo in grado di svolgere al meglio le attività che siamo chiamati a compiere in un determinato luogo, in cui l’equilibrio tra luce naturale ed artificiale sia il migliore possibile.

Realizzare un progetto illuminotecnico significa studiare una soluzione che permetta le migliori condizioni di illuminazione in un ambiente, sia esso esterno o interno, sulla base delle sue caratteristiche fisiche e funzionali. Progettare l’illuminazione quindi comporta la scelta degli apparecchi illuminanti da predisporre in un locale, con considerazioni riguardo il numero, la tipologia e la posizione. Le possibilità sono moltissime, possono essere raggruppate in illuminazione a muro, a terra, a soffitto e indipendenti (piantane, illuminazioni da tavolo).

Poco considerato in Italia, ma assolutamente all’ordine del giorno all’estero, è il sistema di regolazione manuale dell’intensità della luce. L’installazione di un sistema dimmer permette infatti all’utente di regolare autonomamente l’illuminazione in base alle proprie esigenze e attività direttamente dall’interruttore. In questo caso è bene considerare un valore minimo di 20 lux e uno massimo di 4000-5000 lux, al di fuori dei quali il soggetto risulterebbe in condizioni di disagio.

Un altro importante parametro è rappresentato dalla resa cromatica della luce. Per valutarne la tonalità si fa riferimento alla temperature di colore di una sorgente, che quando è bassa corrisponde a luci “calde” (2000°K arancione) e quando si alza corrisponde a tinte “fredde” (4000°K bianco freddo). 

Un architetto vi aiuterà a studiare la posizione migliore per i punti luce, la quantità e la tipologia. In linea generale, per uno spazio buio è meglio prediligere luci diffuse, magari a soffitto o con diversi bracci se sospese.

La materia è ampia e l’ideale è rivolgersi a dei professionisti quali architetti ed interior designer che sapranno risolvere i vostri problemi di illuminazione in modo ottimale. Per qualsiasi chiarimento in merito, non esitare a contattarci!

 

Elena Capodarca
Elena Capodarca

Nata e cresciuta nell’Empolese Valdelsa, si sposta prima nella vicina Firenze dove consegue la Laurea Triennale in Architettura e poi in Veneto dove ottiene la Laurea Magistrale in Architettura per la Sostenibilità presso lo IUAV di Venezia. Nel 2015 ottiene l’abilitazione all’esercizio professionale di architetto presso l’Università di Firenze e dallo stesso anno risulta nei registri dell’ARB nel Regno Unito. Dopo l’esperienza londinese, si trasferisce nella riviera ligure in cerca di nuove ed entusiasmanti opportunità. Alla continua ricerca della semplicità, crede che la sobrietà ed eleganza siano le armi vincenti in ogni campo. Adora viaggiare, imparare cose nuove, la grafica, il DIY e i gatti.

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