“Il ruolo dell’architettura è quello di dare risposte e soluzioni intelligenti ai problemi della nostra società”. (Tadao Ando)
Purezza e maestosità degli spazi: aperture incorniciano viste sul cielo e sulla natura
Villa Monterrey Mexico- 2011 di 455 mq. è costruita sul pendio della montagna, si trova quasi 278 mt sopra il livello del mare e si affaccia sulle montagne della Sierra Las Mitras. Nella progettazione della Villa, Tadao Ando, semplifica l’uso dei materiali, della luce e degli elementi naturali attraverso un poetico gioco di forme, di volumi, di pieni e vuoti . Il dentro ed il fuori sono concepiti come un’ unica entità. Un muro di cemento con una grande apertura rettangolare, inquadra la vista verso le montagne. La creazione di percorsi tridimensionali che incrociano interno ed esterno, rappresentano l’unione tra l’uomo e la natura, dove il contributo della luce riveste sempre un ruolo fondamentale. La composizione dei volumi definisce la forza plastica degli interni che dialogano con il paesaggio esterno. Il richiamo ai colori della natura ed al paesaggio si trova nell’utilizzo dei materiali, come l’arenaria grigia, per la pavimentazione delle terrazze ed il noce per i pavimenti interni. Troviamo il design raffinatissimo di Tadao Ando in Villa Monterrey, nell’utilizzo di nicchie nelle pareti in calcestruzzo che consentono alla luce di filtrare dalle superfici per far risaltare i piani interni; nelle scaffalature metalliche da pavimento a soffitto in biblioteca; nella sottile ringhiera su un lato della scala principale e nei parapetti delle terrazze in metallo sottile. Questi dettagli particolari, definiscono il design e disegnano lo spazio della Villa, senza interrompere la vista sul paesaggio circostante.
Un volume puro tra luce, ambiente e natura
« creo un ordine architettonico sulla base della geometria: quadrati, cerchi, triangoli e rettangoli. Tento di usare forze nell’area dove sto costruendo per ripristinare l’unità tra la casa e la natura, luce e vento». Tadao Ando
Seguendo un rigoroso codice di regole, Tadao Ando, in Villa Monterrey, esplora il passato ed il futuro dell’architettura e crea legami tra Oriente –Occidente. Natura -cemento, modernità – tradizione e sottolinea l’importanza della natura e del suo rapporto in armonia con l’abitare. La progettazione è basata sulla “Geometria”, che si materializza nella realizzazione di forme e volumi puri. Sulla “Natura”, che si manifesta trovando soluzioni eco-compatibili e nell’utilizzo creativo della luce naturale, dell’acqua e del vento. Sulla “Sostanza”, utilizzando materiali come il cemento (per il quale utilizza casseforme- modulo con le dimensioni del tatami giapponese), il vetro, il legno e la pietra.
Lo spazio è luogo di visioni e momenti ineffabili.
Villa Monterrey è formata da un quadrato attraversato da un corpo posto esattamente sulla diagonale, ed è suddivisa in due ali, una privata e l’altra dedicata agli ospiti. La prima ala, con pianta su tre livelli, ospita la zona giorno e la zona notte. Al secondo livello si trovano cucina, sala da pranzo, cantina, palestra e stanze dei bambini. La maggior parte delle camere sono poste intorno alle due piscine triangolari. Al piano terra, situati alla base della costruzione troviamo la camera da letto principale ed il soggiorno che si aprono su terrazze e la piscina. La piscina a sfioro, lunga 47 metri e larga 6, si slancia a sbalzo oltre il ciglio della collina, sospesa nel vuoto sopra il panorama della città di Monterrey. Situato anch’esso al piano terra, troviamo il volume a doppia altezza della grande biblioteca, le cui scaffalature sfruttano l’intera altezza.
Una delle pareti è una grande vetrata che incornicia la coppia di vasche d’acqua triangolari al centro della corte. Una scala parte dalla biblioteca e porta al corpo in diagonale dove si trova un lunghissimo tavolo da pranzo che si affaccia sulla corte triangolare, interamente occupata dallo specchio d’acqua. La seconda ala, collegata da una passarella sopraelevata al resto della Villa, è un volume separato che funge da ingresso principale, ed accoglie al suo interno la zona ospiti e la galleria.
Tra solidità – leggerezza in un luogo di pace e spazio.
La forte solidità è generata dai muri in cemento e dalla loro matericità, l’incredibile leggerezza è definita dalla trasparenza dalle grandi vetrate che dialogano con l’esterno. L’ Architettura di Villa Monterrey è un percorso emozionale, dove emergono gli elementi cardine della progettazione di Tadao Ando: il cemento lisciato, gli interni contemplativi in contatto con l’esterno e l’uso sapiente dei giochi di luce. Un luogo limpido ed accogliente di quiete, nel quale vivere in contatto ed armonia con l’ambiente circostante.
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