Mies Van der Rohe: quando è incrementale il valore della sottrazione.

Rigore, essenzialità e stereometria per cogliere la totalità dell’architettura.

Concretezza e materialità elevati a principi compositivi.

Ludwing Mies Van der Rohe è stato un architetto legato alla spiritualità, ma saldamente ancorato alla concretezza dei materiali,da lui maniacalmente selezionati. Mies ha sempre finalizzato ogni progetto alla realizzazione di una indissolubile relazione tra contesto e materia.Esemplare esplicativo del suo operato è il gioiello custodito tra la fitta vegetazione della periferia di Chicago: Casa Farnsworth.

Lo spazio isomorfo immerso nella natura: casa Farnsworth.

L’architettura si realizzerà solo grazie ad atti sottrattivi, che le permetteranno di raggiungere un grado zero della costruzione: l’essenza. Per Mies il vero e unico valore aggiunto di un’opera è il suo meno, il suo essere essenziale e nitido. A conferma di ciò, mai altro manufatto architettonico fu così essenziale, come casa Farsworth. Con quest’opera assistiamo al disvelamento della più alta qualità costruttiva: un’opera che deve la sua spettacolarità  a tre soli elementi, l’acciaio, il vetro e il travertino.

Lungo il fiume Fox, uno splendido contesto idilliaco fa da backstage a quello che Miestanto ricerca:lo spazio isomorfo. Un ambiente in grado di servire e, al tempo stesso,dominare. Commissionata nel 1945 dalla dottoressa Edith Farnworth, all’ex direttore del Bauhaus, negli USA dal 1938, questa abitazione, nasce come rifugio bucolico. Il progetto incontrerà, nel suo processo realizzativo, numerose diatribe legali, ma già dalla sua cantierizzazione, curata sempre da Van der Rohe, emergerà come indiscutibile prodotto di sottrazione di parti.

La forma come fine, il materiale come elogio alla vita dell’uomo.

Mies ricrea una teca di vetro di 206 mq, posta ad un metro e mezzo rispetto al suolo, che domina per scenicitá, ma senza fare troppa violenza al contesto. L’architetto organizza il suo spazio isomorfo, tra otto colonne d’acciaio dipinto di bianco, con sezione a doppia T. Queste sorreggono gli unici elementi opachi: pavimento in travertino e soffitto. Van der Rohe come tamponatura sceglie il vetro, perché  per lui questo elemento lascia la strada aperta a nuove prospettive. L’artista-progettista inquadra, così, il lento e fisiologico andamento della natura, in netta contrapposizione alla rapida e fredda produzione industriale.

La rivisitazione della classicità attraverso proporzione e ritmo

Mies, attraverso lastroni di vetro dalle dimensioni di 2,90 x 2,85 m,  consente la completa mimesi tra la natura e la vita dell’uomo, delegando la scansione degli ambienti alla mobilia e al blocco impianti in cui colloca cucina e bagno. Lo stretto legame tra la pelle vitrea e il pavimento dell’abitazione, segue severe proporzioni: la dimensione delle singole lastre di travertino, evidente retaggio della formazione classicheggiante di Mies, è il modulo base per l’intera costruzione. Ancora una volta, viene confermato che l’essenziale alla sopravvivenza dell’uomo, sono un tetto ed un pavimento, come Mies Van der Rohe dichiarerà.

La forma di casa Farnsworth non viene intesa come punto di partenza, ma come causa dei processi di vita all’interno dell’ambiente: una primo patio sollevato dal terreno 60 cm fa da salotto all’aperto. Ad una quota di poco superiore e perpendicolare al patio, una seconda superficie coperta, che fa da proscenio per il disvelamento dell’abitazione unico. Mies professa, così, il suo credo nella stereotomia dello spazio e del potenziale espressivo degli elementi compositivi. Un infisso a doppio battente consente l’accesso all’interno, passando per il soggiorno e degradando verso la camera da letto, senza, però,  attraversare alcun tramezzo o porta, in un continuo ambiente completamente avvolto dalla natura. La collocazione centrale del bagno e del blocco cucina, permette la sinergia esterno/interno grazie al compromesso delle due intercapedini tra pareti vetrate e parti opache, ampie l’una un terzo dell’altra. Le fonti luminose previste da Van der Rohe sono esclusivamente lampade a pavimento o da tavolo, eccezion fatta per il top della cucina in acciaio, primo esemplare di tale lunghezza, che possiede un’illuminazione proveniente da sotto i pensili.

Lo scrigno di cristallo e acciaio della poetica miesiana.

Mies Van der Rohe abolisce ogni suppellettile decorativa: sceglie il design delle sue brno che completano un tavolo da pranzo,disposto sul fronte ovest, al cospetto dei vermigli tramonti del posto. La zona notte assume le tonalità del cuoio che si amalgama perfettamente con i trochi delle alte alberature circostanti. Non vi sono tinte che spiccano nell’interiormiesiano, l’architettura non si impone ma si nasconde tra la natura. Nessun’altro colore sarebbe più indicato se non il bianco e il chiarore del travertino per le strutture e il pavimento.

Van der Rohe demarca il perimetro del suo modello abitativo con il segno invisibile del vetro. Separa, ma brama e ottiene la continuità. Mies è maestro del dettaglio e della fissità scultorea dell’opera. L’uomo ci si ritrova adattandosi, spesso, a vezzi artistici che, per quanto ammirevoli, non garantiscono confort. Questa glass house è modello ispiratore di generazioni di architetti, possiede evidenti echi neoplastici, in essa l’ossessiva sottrazione di elementi, si è rivelata quasi improduttiva al volere di Mies. Tant’è vero che l’attuale proprietario, Lord Palumbo, si è trovato costretto ad aggiungere un impianto di raffrescamento con tende ombreggianti e potenziare quello di riscaldamento, collocato al disotto del travertino. Inoltre Mies sapeva che doveva difendere la sua opera dai frequenti allagamenti del luogo e, non a caso, Casa Farnsworth è sollevata dal suolo.

Per questo motivo ci appare sospesa a mezz’ aria: non è solo per il suo voler essere un’onirica rappresentazione dell’architettura moderna, ma un maestrale tocco di arguzia miesiana. Escamotage, questo, che proclama casa Farsworth come compromesso tra il progresso, la materialità e il contesto.Uno scrigno immerso nella natura.

logo_progettazionecasa.com

SEGUICI SU