Il Ritorno dei Separè. Creare nuovi spazi senza dividere

Siete stanchi di come vi appare la vostra casa? Sempre uguale e monotona? Vorreste cambiarla, rinnovarla ma proprio non è il momento? Beh, non disperate! Non sempre è necessario intervenire con una ristrutturazione massiccia per vedere la propria casa rinnovata, anzi a volte bastano piccole mosse strategiche per sentirsi in un posto nuovo!

Ecco che arrivano in soccorso i separè e non solo -come vedremo- per affrontare la nostra battaglia contro la monotonia!

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Separè

Il separè, anche conosciuto come paravento, ha una origine antichissima che risale al Medioevo, usato nei castelli da re e regine, e nelle chiese a lato dell’altare per proteggere il celebrante dalle correnti d’aria. Nel Seicento l’uso si estese anche alle dimore private, mentre nel Settecento e nella prima metà dell’Ottocento la sua diffusione fu tale da costituire uno degli elementi caratteristici della decorazione degli ambienti. Nel corso dei secoli l’uso del paravento scompare poiché si modifica il gusto nell’ arredamento e cambiano gli spazi all’interno delle abitazioni.

Dopo anni di oblio oggi torna ad affacciarsi il separè, ripreso e reinterpretato dai designers contemporanei per la sua grande flessibilità; il paravento permette infatti di adottare soluzioni versatili, non definitive ma dinamiche, con cui dividere lo spazio solo all’occorrenza grazie anche alla facile manovrabilità.

I paravento vengono utilizzati spesso per creare uno spazio piccolo, riservato e intimo che può essere adibito a spogliatoio, ripostiglio o angolo privato; questi creano una divisione parziale che non arriva fino al soffitto in modo da non inficiare sulla luminosità degli ambienti.

In commercio vi sono tantissime tipologie di separè tra cui scegliere, alcune delle quali si configurano come vere e proprie opere d’arte, altre invece uniscono l’estetica con la funzionalità.

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Ma i paravento sono solo una delle diverse soluzioni adottabili per separare gli ambienti mantenendo comunque una certa continuità spaziale e visiva. Tra le soluzioni divisorie troviamo pareti mobili, librerie, arredi fissi bifacciali, tende a pannello; ognuna di queste alternative permette di trasformare lo spazio secondo le esigenze riadattandolo in maniera creativa.

Pareti mobili

Nel caso delle pareti mobili esistono tipi con pannellature opache (mdf, legno, ecc) o trasparenti (vetro); la scelta dipende ovviamente dal grado di privacy che si vuole creare nell’ambiente da ‘chiudere’. Certamente le pareti mobili opache ricreano perfettamente l’effetto del muro e quindi forniscono una schermatura totale, a discapito tuttavia dell’illuminazione naturale; il contrario avviene con le pareti mobili in vetro che consentono un miglior passaggio di luce anche se un livello di privacy minore. In questo secondo caso è possibile scegliere tra diverse tipologie di vetro, da quello completamente trasparente a quello traslucido a quello colorato o serigrafato, insomma non resta che da definire il budget di spesa a vostra disposizione!

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Librerie e arredi fissi bifacciali

Le librerie costituiscono senza dubbio il metodo più classico e usato per risolvere l’antico problema del ‘dividere o non dividere?’ Separare gli ambienti con le librerie bifacciali è diventata una pratica abbastanza diffusa in quanto consentono la continuitá visiva senza appesantire l’ambiente, lasciano filtrare la luce naturale e permettono anche una importante personalizzazione nelle dimensioni e nella scelte delle finiture che possono essere realizzate in base alle proprie esigenze.

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Tende a pannello

Separare senza dividere è possibile anche utilizzando delle tende a pannello scorrevoli o a rullo; si tratta di una soluzione meno dispendiosa e facilmente utilizzabile anche negli ambienti più piccoli per via degli spessori decisamente ridotti. L’aspetto intrigante dell’uso dei tendaggi è sicuramente quello estetico, infatti i motivi e i colori creano negli ambienti degli effetti decorativi e cromatici interessanti.

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Focus on

Finora abbiamo illustrato alcuni modi per separare gli ambienti senza dividerli, tuttavia in ognuno dei casi evidenziati si tratta di elementi disposti verticalmente. È bene osservare che una divisione funzionale degli ambienti non si ottiene sempre e solo con elementi verticali, ma la separazione può avvenire anche orizzontalmente. Cosa vuol dire? Significa che la funzione degli spazi non è solo una questione visiva, ma anche percettiva, quindi posizionare strategicamente degli abbassamenti in cartongesso ad esempio, può essere un buon modo per creare una gerarchia degli spazi nella nostra casa. Ad esempio passare da un ambiente con altezza inferiore ad uno con altezza maggiore dà la sensazione che il secondo sia più grande di quello che è e di conseguenza viene messo in risalto il diverso grado di ‘importanza’ di una stanza rispetto all’altra.

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Ovviamente, se l’intento è quello di schermare una zona è una metodologia che non può essere applicata, tuttavia può essere utile ricorrere agli abbassamenti per valorizzare meglio degli aspetti della nostra casa. Ma su questo argomento ci torneremo la prossima volta…stay tuned!

Maddalena Rollo
Maddalena Rollo

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