Ristrutturare Un Appartamento D’Epoca

Ristrutturare

Chi si lascia sedurre dall’opportunità di abitare in una casa d’epoca spesso va incontro alla necessità di dover ristrutturare il suo appartamento in base alle nuove esigenze, tipiche di uno stile di vita moderno.

Gli immobili d’epoca godono senz’altro di un elevato potenziale: sono collocati in posizioni centrali, vantano qualità costruttive migliori e impiegano materiali di pregio, oltre ad essere densi di fascino e storia.

Sono proprio le ristrutturazioni e le riqualificazioni atte al recupero di questo notevole patrimonio edilizio a trainare la ripresa del mercato dell’edilizia, che torna finalmente a crescere dopo anni di recessione.

PERCHE RISTRUTTURARE?

 

I motivi per ristrutturare sono numerosi e soprattutto validi: dalle soluzioni per il risparmio energetico all’implementazione delle nuove tecnologie domotiche, dalle agevolazioni fiscali, all’ottimizzazione degli spazi secondo esigenze e gusti diversi. Oltre a questi vantaggi, chi decide di comprare una casa da ristrutturare in città, può accedere a prezzi decisamente contenuti rispetto al nuovo, ma la vera occasione, nonché sfida, è quella di personalizzare la propria abitazione, pur valorizzando l’esistente.

INTERVENIRE IN UN APPARTAMENTO D’EPOCA

In un appartamento d’epoca, è necessario un restauro di tipo conservativo volto alla valorizzazione storica dell’ambiente, spesso testimone di cultura e tradizione. Ristrutturare infatti non significa stravolgere un appartamento, bensì mirare alla conservazione, alla valorizzazione e al rispetto della natura dei luoghi, attraverso l’aiuto di un valido progettista.

Nonostante il lato romantico e prestigioso di questi appartamenti, chi vuole vivere nei centri storici, purtroppo deve fare i conti con un tipo di edilizia di altri tempi, progettata per uno stile di vita quotidiano che non ci appartiene più e quindi con una organizzazione degli spazi interni non più funzionale.

 

LA RIVOLUZIONE DEL BAGNO

Fino a nemmeno un secolo fa ad esempio, la maggior parte delle abitazioni nasceva con un bagno solo. L’aggiunta di uno o più bagni, rientra tra le possibilità da considerare per avvicinarsi alle esigenze moderne. Se ad esempio ci si ritrova ad avere a che fare con un bagno stretto e lungo (tipico delle case della prima metà del secolo), si può considerare l’idea di dividerlo in due.

I ritmi serrati della vita moderna rendono difficile trovare il tempo per concedersi un bagno rilassante, facendo diventare inutile la presenza di una vasca da bagno. La soluzione di sostituire la vasca con una doccia, adatta ad esigenze più pratiche è una scelta molto frequente e talvolta necessaria.

Il “fil rouge” che accomuna tutte le scelte progettuali legate ad un bagno dev’essere soprattutto l’essenzialità: nello stile di vita moderno non è contemplato dedicarsi alla pulizia della casa tanto quanto una volta. Un bagno pertanto dev’essere facile da pulire! Ecco il perchè della scelta di una doccia walk-in (in cui si evita la porta) e di sanitari sospesi.

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ADDIO AL SUPERFLUO

Ingressi eccessivamente grandi o corridoi stretti e lunghi, porte di servizio destinate all’accesso di domestiche e fornitori, la cucina separata e distante dalla zona giorno, sono tutte caratteristiche tipiche di un’layout che appartiene a qualche decennio fa, ma che non risponde alla aspettative dello stile di vita moderno.

Lo stile di vita attuale tende a privilegiare un ingresso unito al soggiorno, basta infatti demolire una parete per avere una zona living ariosa e spaziosa, che introduca immediatamente dello cuore vitale della casa senza mediazioni di corridoi e anticamere, che spesso risultano angusti.

Anche il concetto di cucina come stanza separata e isolata è ormai superato: la domestica è considerata un lusso e la donna moderna non ha tempo per preparare cibi elaborati dopo una lunga giornata al lavoro! Il rimedio è integrare nel soggiorno un angolo cottura, per fare in modo che anche il momento in cui si cucina diventi un’occasione per stare insieme, e, in occasioni particolari esibire una bella cucina e virtuosismi culinari

Inoltre, spostando la cucina si ottiene l’enorme beneficio di guadagnare una camera in più, con il considerevole vantaggio di aumentare il valore dell’immobile, soprattutto nelle grandi città dove metrature minori hanno una maggiore richiesta.

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GIOCO DI PIANI ATTRAVERSO I SOPPALCHI

Prerogativa delle case d’epoca è l’enorme vantaggio di avere degli ambienti molto alti. Questo permette di sfruttare al meglio gli spazi e le loro altezze, unendo funzionalità ed estetica.

In un immobile dotato di uno spazio minimo, ma di un altezza elevata è possibile plasmare i volumi, sviluppando piani in altezza per suddividere i livelli. Ad esempio in un monolocale collocare la zona notte su di un soppalco che si affaccia direttamente sulla zona giorno può diventare un’ottima espediente per dividere i due ambienti e guadagnare superficie. Questo accorgimento può servire anche per chi ha la fortuna di abitare in appartamenti in cui volte, stucchi o affreschi caratterizzano gli ambienti perché il soppalco ne preserverebbe l’integrità. L’obiettivo è quello di riuscire a ricavare il massimo da ogni angolo a disposizione, le scale ad esempio, oltre a rappresentare un mezzo per collegare i livelli possono diventare anche dei contenitori oppure ospitare il blocco funzionale dei servizi.

La normativa prevede vincoli molto rigidi che spesso limitano le scelte progettuali, ma, se sapientemente utilizzati, questi vincoli possono diventare degli espedienti per progettare spazi funzionali e vivibili, come ad esempio sfruttare la necessità di creare un disimpegno nel bagno per ricavare uno spazio lavanderia, garantendo il rispetto delle norme igienico sanitarie, senza sprecare superficie.

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L’IMPORTANZA DI UN ESPERTO

Le normative prevedono che un tecnico abilitato rediga le pratiche comunali per le opere di manutenzione straordinaria. Questo implica innanzitutto controlli della legittimità delle preesistenze eseguiti presso gli uffici comunali e catastali. In più il progetto deve tener conto di diversi parametri (dimensioni minime, requisiti igienico-sanitari, rapporti aero-illuminanti), che cambiano da comune a comune. A lavori ultimati, se sono state modificate delle pareti è necessario un aggiornamento catastale.

È importante quindi non improvvisarsi mai, ma cercare di affidarsi ad un progettista, non solo per risolvere gli iter burocratici, ma per lasciarsi guidare con sensibilità estetica ed esperienza professionale nelle scelte progettuali, fondamentali per rendere una casa funzionale, versatile e soprattutto valorizzata.

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