Recuperare l’Esistente con il Green Design

Green design, ovvero: progettazione ecosostenibile, improntata al rispetto dell’ambiente, sul basso impatto ambientale,l’efficienza energetica,la qualità e la durata nel tempo dei materiali e le loro proprietà di essere riutilizzati e riciclati. Il termine, in particolar modo riguardo alle nuove costruzioni, è sempre più usato dai progettisti, che ci presentano proposte innovative con un occhio di riguardo all’ambiente.

Sappiamo che si possono utilizzare degli impianti e delle tecnologie per il risparmio energetico, ma se ci fossero altri modi per rispettare l’ambiente? Ebbene, è possibile progettare un recupero sostenibile, vediamo come.

RIUTILIZZIAMO I MATERIALI CHE ABBIAMO!

Questa è una strategia molto vantaggiosa per la riduzione dell’impatto globale delle costruzioni poiché riduce significativamente i consumi energetici associati al processo di demolizione e smaltimento dei rifiuti, oltre all’impatto dovuto all’estrazione, lavorazione e trasporto di materie prime. L’utilizzo di materiali di recupero e restaurati, allunga il ciclo di vita dei materiali stessi: essi possono essere riutilizzati senza che la loro forma e funzione siano sostanzialmente modificate (come travi strutturali, pilastri, pavimenti, porte, armadi, mattoni, ed elementi decorativi) o possono essere trasformati in altri prodotti (come ad esempio il calcestruzzo frantumato e usato come sottofondo).

ATTENZIONE AI NUOVI MATERIALI IMPIEGATI!

Si trovano in commercio pannelli isolanti, tinteggiature per esterno e interno, complementi di arredo e mobilio con composizioni al 100% naturale e con materiale riciclato. È bene scegliere sempre dei materiali (ad esempio pannelli isolanti in fibra di cocco, juta, canapa, bambù, tendaggi in fibre naturali, vasi in lolla di riso, parquet in legno riciclato ecc.) compatibili non solo con l’ambiente ma anche con il costruito. Anche utilizzare materiale basso emissivo può risultare utile, poiché ci permette di ridurre all’interno dell’edificio i contaminanti che risultano odorosi, irritanti e/o nocivi per il comfort ed il benessere degli installatori e degli occupanti.

OCCHIO ALLE CERTIFICAZIONI!

Le etichettature ambientali sono strumenti volontari utili per fornire ai consumatori delle informazioni precise e certificate (o autocertificate) sulla preferibilità ambientale di un prodotto.I materiali utilizzati devono essere certificati e corrispondere a uno standard, in base al quale ogni prodotto riceve una certificazione che lo qualifica come ecocompatibile [Ecolabel, EPD (Enviromental Product Declaration), FloorScore ecc.]. In particolare per il legno, le certificazioni FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC ne garantiscono la provenienza da foreste gestite in maniera sostenibile.

PROGETTIAMO UNA DEMOLIZIONE!

Così come la costruzione, anche la demolizione può essere progettata. Si parla di demolizione selettiva: questa permette di selezionare gli scarti provenienti da demolizione cheattraversano una fase vitale differente rispetto al loro primo impiego, ma non per questo meno efficace o efficiente. Al contrario, queste selezioni di “rifiuti” permettono di recuperare e generare energia, evitando l’accumulo in discariche,problema sempre più pressante in questi tempi. L’ideale sarebbe progettare in funzione della demolizione, ma per l’esistente deve precedersi all’indietro, con uno smontaggio, una decostruzione, operazione che nell’effettività dei casi incontra molte difficoltà tecniche, dovute specialmente all’assemblaggio di varie parti che a causa della lavorazione per la messa in opera non permettono un dissemblaggio (ad esempio i pannelli in laminato con isolante in lana di vetro, che essendo incollati e non semplicemente ancorati, rendono impossibile lo smontaggio e la separazione).

Pochi semplici accorgimenti che ci possono far parlare di green design per il recupero e per la ristrutturazione degli edifici esistenti, trasformando così la nostra abitazione in una casa ecologica.

 Eleonora Venti