Feng Shui e Microspazi: Come Procedere?

Quante ore al giorno trascorriamo all’aria aperta? E quante invece rinchiusi tra pareti, che siano di casa o sul posto di lavoro? La risposta è ovvia: la maggioranza della nostra vita si svolge all’interno di mura e mentre solitamente è difficile modificare gli ambienti dove lavoriamo possiamo fare in modo che le nostra mura domestiche siano confortevoli.

Alcuni luoghi hanno il pregio di farci sentire totalmente a nostro agio, mentre altri non riescono ad accoglierci nel modo giusto. Spesso queste sensazioni non sono solamente stati emotivi isolati, ma rispondono a “stati istintivi” che sopraggiungono, legati alla nostra natura di organismi viventi: reazioni inconsapevoli ma molto precise che hanno motivazioni profonde.

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Su queste reazioni e sullo studio delle correnti energetiche che permeano sia gli esseri viventi che l’ambiente in cui vivono si basa il Feng Shui,

In particolare il punto di partenza di questa disciplina orientale, che si occupa anche nello specifico dell’arredamento e sistemazione di casa, è il Ch’i, il respiro della natura, l’energia vitale che scorre nel mondo, la quale risponde a precise leggi. Tali principi universali sono racchiusi nel concetto di Li, l’ordine naturale, che gli esseri umani non possono afferrare pienamente, ma del quale rispondono a livello inconscio.

Esiste secondo noi, “un anima della casa“, qualcosa di vivo e cosciente, che già nei tempi antichi i Romani identificavano come “Genius Loci” e che deve essere rispettata e compresa per potervi convivere in armonia.

Quando il Ch’i è in grado di circolare liberamente nella nostra casa, viviamo felicemente ed in modo armonico con essa, immersi in una sensazione di confort e benessere, mentre quando il Ch’i è per cosi dire ostacolato accade l’opposto ed il corpo, la mente e lo spirito ne vanno a soffrire, conseguentemente la salute o alcuni aspetti della propria vita subiscono queste influenze negative.

Esistono diverse regole, più o meno complesse e specifiche per i singoli casi di abitazione con cui ci confrontiamo in base ai principi del Feng-Shui, ma in particolare alcune di queste regole base possono venirci in aiuto quando si tratta di operare in luoghi dallo spazio assai ridotto, come ad esempio monolocali oppure open-space, i quali per loro definizione accomunano svariate funzioni all’interno di un unico ambiente, che, se mancanti di una corretta progettazione, possono rendere l’ambiente stesso caotico e fastidioso.

Feng shui per monolocali:

Generalmente un monolocale è un abitazione semplice, con in genere uno o due affacci sull’esterno. E’ pensato per contenere in sè tutte le funzioni abitative, senza elementi divisori a parte per quanto riguarda il locale dedicato al bagno.

Ovviamente, applicare il Feng-Shui su uno spazio così ristretto può risultare difficile, ma grazie ad alcuni semplici accorgimenti potremo beneficiare anche noi degli influssi positivi e armonici nella nostra piccola dimora, nonostante lo spazio non sia a noi favorevole.

Ma veniamo al dunque: come fare?

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  1. Posizionate il letto nel punto più lontano e riparato dalla porta di ingresso: se ciò non è possibile cercate perlomeno di posizionarlo nel punto da cui si ha il maggiore controllo visivo sia della porta che delle finestre. Evitate soprattutto, quando possibile, di posizionare il letto sulla linea che unisce la porta di ingresso ad una finestra, per evitare che il flusso del Ch’i risulti interrotto.
  2. Se avvertite un senso di fastidio/vulnerabilità per via della prossimità del letto alla porta di ingresso, potete interrompere la linea fra i due con opportuni paraventi o con una pianta. Entrambi possono essere posizionati solo al momento del riposo.
  3. Cercate quanto più possibile di suddividere la zona dello studio/lavoro/convivialità da quella dedicata al riposo, per esempio con mobili a libreria,oppure con paraventi/divisori mobili che possono essere collocati tra zona giorno e zona notte solo al momento del riposo.
  4. Limitate il più possibile la quantità di oggetti visibili presenti in casa, e teneteli sempre in corretto ordine. Questa pratica, chiamata Decluttering, è una delle basi del Feng shui. Infatti uno spazio ricolmo di oggetti ammucchiati ha un effetto confusivo e frenante sulla libera circolazione del Ch’i, ed uno spazio così ristretto come quello di un monolocale risente in particolare di questo problema.
  5. Limitate l’angolo cucina su una parete, cercando di separarlo quanto più possibile dal resto dell’ambiente. Se siete in presenza di un angolo cottura, o di una nicchia apposita, potreste provare a separarla dal resto dello spazio con una tenda in materiale lavabile, oppure con dei pannelli a scomparsa che consentano di chiuderla quando non utilizzata. Questo serve a livello energetico sia per demarcare in modo chiaro la funzione del cucinotto, sia a limitare la diffusione dei cattivi odori.
  6. Se il bagno è molto vicino ai fornelli è possibile inserire un elemento che “spezzi” il contatto tra i due, per esempio una pianta o un divisorio. Nel Feng-shui residenziale, il contatto tra la funzione di nutrimento e quella di eliminazione è sconsigliato.

Concludendo, ogni spazio ha i propri limiti e quelli del monolocale sono particolarmente forti; ma con un po’ di fantasia ed i giusti accorgimenti si può ottenere un miglioramento significativo del confort e della qualità di vita anche in microspazi come questo.  

 

Claudia Brunelli
Claudia Brunelli

Rimini - EMILIA ROMAGNA

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