Come Ristrutturare Una Casa Dopo il Terremoto

Diagnosi per capire come intervenire su una casa dopo un terremoto e valutarne i costi

In genere per i non professionisti del settore ci sono molti interrogativi su come ristrutturare una casa dopo il terremoto. Il sisma produce danni a volte evidenti, ma in molti casi non immediatamente riconoscibili nella natura e nella gravità reale. Come affrontare una situazione come questa?

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Come capire lesioni e cedimenti in un edificio

Per entrare velocemente nel cuore del problema usiamo un interessante esempio.  La differenza tra un bicchiere di plastica è un bicchiere di vetro. Il primo pur avendo una sua resistenza agli urti e ai carichi di acqua non è rigido per cui se cade o viene urtato non si frantuma, al massimo si piega. Il secondo pur essendo oggettivamente più robusto e solido si rompe proprio a causa della sua rigidità molto prima di quello di plastica.
Per questo innanzitutto cercherò di spiegare in merito alla natura di un terremoto e vorrei suggerire alcune semplici osservazioni che aiutino a comprendere in modo molto semplice un edificio e il suo comportamento.

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  1. Il terremoto viene sempre dal basso (sia di tipo ondulatorio che sussultorio) per cui le fondamenta di un edificio sono il punto chiave da cui si trasmette una forza d’urto. Isolare le fondazioni dal resto dell’edificio è un fattore chiave che riduce drasticamente le possibilità di crolli, come di fatto avviene nelle costruzioni giapponesi.
  2. Solo in ordine successivo c’è il concorrere complesso di diverse concause che favoriscono i cedimenti e le lesioni come ad esempio:
  • Una debolezza nel collegamento tra travi, pilastri, solai e scale quando vi è uno scheletro in cemento armato: in genere negli edifici dopo gli anni 50. Il cedimento è letteralmente uno scollamento tra una parte e l’altra. Per esempio una trave di bordo mostra uno sganciamento da un pilastro.
  • Una vecchia muratura scomposta e irregolare fatta di calcinacci, pietre e mattoni misti, come è possibile trovare in tanta edilizia minore prima degli anni 50. In questo caso abbiamo diversi tipi di lesioni e il punto in cui è posta, l’inclinazione e la forma dicono del tipo di causa.
  • La forma irregolare dell’edificio che rispetto al movimento dell’onda sismica trova parti più rigide di altre creando fratture interne. Per esempio le pareti portanti sono più rigide di una parete divisoria interna.
  • Il contatto tra più edifici con flessibilità diversa per cui l’uno può diventare pericoloso per l’altro. Circostanza in effetti frequente nei centri storici, sopratutto quando realizzati con tecniche diverse.

Come ristrutturare una casa dopo il terremoto.

Con la premessa, importante, che non esiste una soluzione unica al problema ma solo, dopo un attenta diagnosi come quella su un corpo umano, un piano di interventi che varia da edificio ad edificio possiamo solo a titolo esemplificativo offrire alcuni suggerimenti.

  1. L’innesto di Isolanti sismici, ( una sorta di sospensioni come quelle nelle auto) tra le fondazioni e la struttura superiore che vengono disaccoppiate e questo permette lo smaltimento di una parte importante del sisma.
  2. conseguentemente individuare ciò che dell’edificio deve essere ben congiunto e flessibilmente resistente (e non rigido) con:
  • smorzatori o dissipatori sismici, tendini o controventature posizionate di volta in volta dopa attenta valutazione, onde evitare l’effetto contrario a quello voluto dovuto a un eccesso di rigidità.
  • fasce con fibre di carbonio per gli edifici storici in cui la muratura è evidentemente irregolare o li dove il collegamento tra travi, pilastri e solai e debole.
  • scollegamento tramite isolamento di parti dell’edificio a forma irregolare che potrebbe risposte diverse alla forza sismica e quindi fessurazioni
  • scollegamento di tra edifici a contatto fra di loro nei centri storici con la stessa tecnica sopra indicata
  • Slosh Tank ovvero una vasca di liquido viscoso sul terrazzo o tetto, che oscilla e riduce l’effetto risonanza.

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Come prendere una decisione sulla ristrutturazione della casa dopo il terremoto.

Risulta evidente che occorre collegare bene alcune parti e scollegarne altre sapendo bene su cosa e come si interviene di volta in volta.  Anche i costi d’intervento che sono assolutamente controllabili con uno strumento di diagnosi sono molto variabili. Ecco perché molti articoli generici e sommari che si vedono sui giornali e anche sui social potrebbero a mio avviso crearti un pò di confusione.

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Quando si hanno dubbi seri e non da mera opinione e bene in ogni caso consultare un professionista per un approccio certo e scientifico al problema e per individuare i costi.

Da ultimo sottolineo che tra gli edifici che favoriscono un buon grado di flessibilità vi sono quelli che noi professionisti progettiamo in legno che, come dimostrato oramai ampiamente, hanno una capacità di resistere a sismi elevati anche fino a 7.5
Se vi restano ulteriori quesiti su quadri fessurativi o altro basta chiedere scrivendoci tramite contattaci.

Gianni Vago

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