Alzheimer – Ricerca e Tecnologia in Supporto alle Famiglie e all’Anziano

Le terapie non farmacologiche di cui parleremo derivano dalla ricerca scientifica. Sono finalizzate al sostenimento di quelle funzioni mentali non ancora completamente deteriorate, intervenendo sulle potenzialità residue dell’anziano affetto da Alzheimer.
Queste terapie non sono invasive e si caratterizzano perché coinvolgono attivamente la persona curata; tuttavia, rispetto alle terapie farmacologiche, richiedono un maggior impegno e partecipazione da parte del nucleo familiare che ruota intorno ad un anziano con Alzheimer.
Ecco perchè, di fronte a situazioni di possibile difficoltà, ci viene in aiuto la tecnologia. Vediamo come.

La fototerapia: un metodo semplice ed economico

Come abbiamo già accennato, l’anziano affetto dalla malattia di Alzheimer soffre di disturbi del ritmo circadiano, che si manifestano nell’alterazione del ciclo sonno/veglia: rimane sveglio di notte ed è sonnolento durante il giorno, oltre che agitato ed ansioso.
Una recente ricerca condotta da ricercatori americani ha dimostrato che la fototerapia (terapia della luce) aumenta la stimolazione circadiana durante il giorno. La luce, infatti, influenza i ritmi circadiani, accendendo o spegnendo i geni che controllano l’orologio biologico della persona.
Da questa ricerca è emerso che l’esposizione dell’anziano affetto da Alzheimer ad una luce bianco-bluastra durante il giorno, per una durata di circa un mese, aumenta notevolmente la qualità ed il tempo del sonno, riducendo anche l’agitazione e la depressione. Dunque la fototerapia non solo riduce i disturbi del ciclo sonno/veglia, ma influisce positivamente anche sui disturbi comportamentali dell’anziano.

Ci sentiamo di suggerirti questo metodo perchè è un trattamento non farmacologico poco costoso e semplice che puoi mettere in pratica anche a casa acquistando una sorgente luminosa a led, simile alle lampade per acquari.
Sostituisci le luci notturne che hai in casa, che in genere hanno una tinta giallastra, con lampade a luce bluastra: aiutano a stimolare il ritmo circadiano ed a regolare l’orologio interno dell’anziano.
Durante le ore diurne, invece, porta all’aperto il più possibile il tuo caro colpito dalla malattia, in modo da tener viva in lui l’attenzione e la stimolazione dei sensi.

La terapia occupazionale: come allenare la mente dell’anziano

Consiste nel far praticare all’anziano affetto da Alzheimer attività specifiche finalizzate alla stimolazione ed al miglioramento delle capacità cognitive e funzionali, quali la memoria, il linguaggio, l’attenzione e la creatività.
Questo tipo di terapia si attua anche attraverso training cognitivi che puoi svolgere anche a casa, sia con l’ausilio di carta e matita, sia di un computer.
Mentre l’attività “carta-matita” è limitata alle abilità dell’anziano, l’utilizzo della tecnologia tramite computer si estende anche a coloro che sono ad uno stadio avanzato della malattia. Infatti, i training cognitivi computerizzati consentono molteplici stimoli e si adattano alle prestazioni dell’anziano con Alzheimer.

Anche l’utilizzo di video-games può concorrere a migliorare le performance cognitive nell’anziano. Puoi aiutarlo ad utilizzare giochi che stimolano l’apprendimento, giochi educazionali, giochi di azione.
Questo approccio, come il precedente, è economico e si configura come un’attività ludica, piacevole e coinvolgente dell’anziano.

La musicoterapia: emozioni sonore 

É un intervento riabilitativo rivolto ad anziani con demenza moderata ed ha come obiettivo la stimolazione delle funzioni cognitive e fisiche dell’anziano con Alzheimer attraverso l’utilizzo di elementi sonoro-musicali.

La ricerca ha dimostrato che la musicoterapia

  • modifica lo stato umorale della persona, contenendo le manifestazioni d’ira, gli stati di agitazione e depressivi;
  • induce l’accrescimento dell’autostima e della considerazione di sè;
  • riattiva la memoria musicale ed emozionale attraverso i ricordi;
  • riattiva le abilità motorie, anche attraverso movimenti semplici del corpo.

Organizza sedute dove l’anziano che assisti può cantare canzoni popolari, ascoltare musica dal vivo e/o registrata, danzare liberamente e, nel caso di sedute di gruppo, anche socializzare.
Scegli una canzone in cui il tuo caro ritrovi le sue origini, i ricordi, le emozioni legate alle esperienze più significative della sua vita. Aiutalo a ricordare quella canzone in tutte le sue parti, a scandirne il ritmo, ad intonarne la melodia.

Se ritieni che questa attività sia per te troppo onerosa in termini di impegno e di tempo, ti consigliamo l’eventuale ausilio di un musicoterapeuta. Questa figura professionale, interpretando canzoni e melodie del passato, rievoca alla mente dell’anziano con Alzheimer fatti e circostanze vissute ma oscurate dalla malattia.
Anche l’utilizzo di uno strumento musicale ed il coinvolgimento in semplici coreografie possono facilitare l’anziano nella riattivazione delle capacità motorie e nella stimolazione dei processi della memoria.

La terapia olistica: rilassamento e benessere

Mira alla riabilitazione dei sensi attraverso un’azione combinata di suoni, colori e profumi, favorendo il benessere e il rilassamento dell’anziano con Alzheimer.
La stimolazione sensoriale avviene tramite l’impiego combinato di oli eterici scelti in funzione del problema da risolvere (come disturbi del sonno, depressione, dolori), di luci diffuse e di musica distensiva che favorisce e completa la distensione muscolare.
Esistono in commercio degli apparecchi tecnologici che erogano contemporaneamente: aromaterapia, cristalloterapia, cromoterapia e musicoterapia.
L’utilizzo di questi strumenti consente a queste tecniche olistiche di essere di supporto all’anziano con Alzheimer e di indurre effetti benefici specialmente in quei soggetti che presentano turbe dell’umore, stati ansiosi-depressivi, stati euforici ecc.
Questo tipo di terapia è utile e piacevole agli occhi dell’anziano, ne favorisce il rilassamento, ne stimola le percezioni olfattive e uditive nonchè le sensazioni corporee.
Si può svolgere a casa adoperando le apparecchiature in commercio o con l’ausilio contestuale di un terapeuta in grado di indurre nell’anziano sensazioni di distensione.

La domotica: più sicurezza nel vivere la quotidianità

La domotica, ovvero il sistema di automatizzazione che gestisce le varie attrezzature tecnologiche che abbiamo in casa, è diventata uno strumento indispensabile per supportare l’anziano affetto dalla malattia di Alzheimer e le persone che se ne prendono cura.

E’ stato recentemente sviluppato un progetto tecnologico con l’obiettivo di garantire il più a lungo possibile l’indipendenza delle persone con demenza nella propria abitazione e facilitare la vita dei familiari.
Un sistema di allarmi e sensori automatici installati in casa ti avverte in caso di emergenza e ti aiuta a rilevare anomalie e cambiamenti nelle abitudini del tuo caro.

I vari sensori, collocati in punti chiave della casa, segnalano l’apertura di porte e finestre e rilevano fumo o acqua per terra. Una notifica sul cellulare ti allerterà in tempo reale in caso di pericolo.

Mediante sensori di presenza a letto e di apertura del frigorifero, il sistema rileva la routine quotidiana dell’anziano, quanto dorme e quando mangia, e quantifica i tempi di permanenza nelle stanze.
I dati raccolti vengono elaborati da un server ed inviati ad una applicazione sul tuo telefono.

Questo è un plateale esempio di tecnologia che può aiutare ad alleggerire l’onere assistenziale e a limitare eventi pericolosi, come fughe di gas e allagamenti.

La localizzazione: la tecnologia che si indossa

L’aiuto da parte della tecnologia si riscontra anche in alcune apparecchiature di localizzazione e controllo ideate per far fronte al frequente problema della reperibilità dell’anziano affetto da Alzheimer.
Sono già in commercio dei dispositivi che l’anziano può portare con sè, consentendo il suo controllo a distanza ed il suo monitoraggio continuo.
Si tratta di bracciali trasmittenti senza fili che inviano segnali continui ad una unità centrale. Quando l’anziano esce dal raggio d’azione di questa apparecchiatura, il segnale non viene più ricevuto e viene visualizzata sul display la sua posizione ed eventuali altre informazioni configurabili dall’utente.
Tramite questo dispositivo tecnologico, puoi prontamente intervenire, rintracciare il tuo caro e ricostruire i suoi movimenti.
Per l’anziano ad Alto Rischio, l’allarme si attiva quando si allontana per più di 15 metri circa dall’unità centrale. Per l’anziano a Basso Rischio, l’allarme si attiverà quando verrà raggiunta una distanza di circa 150 metri dall’unità centrale, consentendogli così di muoversi liberamente in aree più ampie, come un parco o un intero isolato.

In conclusione, a volte non si rivela sufficiente l’utilizzo di accorgimenti relativi all’ambiente in cui vive l’anziano con Alzheimer di cui abbiamo parlato nel precedente articolo.- “Alzheimer – Le Soluzioni Progettuali per Una Casa a Misura dell’Anziano”

E’ utile dunque ricorrere a supporti tecnologici finalizzati a garantire l’incolumità dell’anziano, quali l’impiego di materiali ignifughi, il controllo delle uscite, l’utilizzo di fornelli a gas con sistemi di sicurezza, ausili per l’equilibrio e la deambulazione, l’eliminazione degli ostacoli e la progettazione degli spazi per agevolare la sorveglianza.

Per consigli e consulenze in merito non esitare a contattare il nostro studio di ricerca e progettazione.

Alzheimer: diagnosi in anticipo grazie a ricercatori italiani


http://scienzaericerca.unisr.it/2017/08/16/la-terapia-della-luce-per-curare-i-disturbi-psichiatrici/ – https://www.israel21c.org/dads-brain-injury-leads-to-daughters-brain-rehab-startup/ – http://noticiasdemilay.blogspot.it/2016/06/musicoterapia-ralentiza-el-alzheimer-y.html – https://www.karmanews.it/1732/musicoterapia/ -http://home4dem.eu/it/project/downloads/ -https://www.opeonline.it/prodotti/orologio-gps-keruve-con-localizzatore-diretto/

Floriana Gambino
Floriana Gambino

Architetto libero professionista con la passione per l'arte e il restauro architettonico. Si occupa di progettazione e riqualificazione degli spazi interni ed esterni. Spirito libero, sensibile e curiosa. Ama viaggiare, scrivere e fotografare qualsiasi dettaglio che le colpisce l'occhio ed il cuore.

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