Sottotetto: Diamogli una Nuova Luce!

Troppo spesso il sottotetto viene trascurato, diventando luogo di deposito, sporco e oscuro, senza pensare alle grandi potenzialità che questo ambiente può avere. Sarebbe utile pensare a un possibile riuso di questi spazi, per renderli vivibili e utili grazie a una ristrutturazione intelligente.01riuso-soffitta

PICCOLI PASSI PER UNA SOFFITTA DA SOGNO

Il recupero del sottotetto è un modo per ottimizzare il patrimonio immobiliare esistente, limitando l’utilizzo di suolo urbano. Le spese per lavori al fine di rendere abitabile un sottotetto possono infatti usufruire di alcune detrazioni fiscali, purché i lavori siano eseguiti all’interno del volume esistente. Possiamo distinguere la detrazione per gli interventi mirati al risparmio energetico (65%) e quella per gli interventi per le ristrutturazioni edilizie (comunemente chiamata 50%), nel caso generico di recupero di un sottotetto privo di impianti.

Ma torniamo alla nostra soffitta. La prima cosa semplice e rapida da fare è inoltrare al Comune una dichiarazione di inizio attività (DIA) o una richiesta di permesso di costruzione. Dobbiamo tenere presente che la ristrutturazione, soprattutto delle soffitte, è regolata da norme regionali. Per questo è necessario tenere in considerazione tre requisiti fondamentali: l’illuminazione, l’altezza, l’isolamento termico.

In questo primo articolo verrà analizzato il primo dei tre requisiti.

1- ILLUMINAZIONE

Per evitare di vivere in una piccola mansarda buia e triste è necessario valutare come illuminare nella maniera corretta le diverse stanze. È possibile giocare con luce naturale e luce artificiale, per garantire un buona illuminazione, ottimizzare il guadagno solare e risparmiare energia.

Rendere gli spazi luminosi, garantendo inoltre la possibilità di affaccio con le diverse aperture, fa sì che la nostra nuova soffitta diventi un luogo “caldo”, accogliente e, perché no, anche panoramico.02panorama

È necessario sapere che secondo la normativa nazionale (Decreto Ministeriale 5 luglio 1975) le nuove abitazioni devono avere un Fattore Medio di Luce Diurna, ossia la quantità di luce all’interno della stanza, non inferiore al 2%; per rendere la mansarda più luminosa, a parità di superficie trasparente, si può notare nella figura sottostante come una finestra verticale o un abbaino diano una minor distribuzione della luce rispetto a una finestra a tetto o lucernario, che riceve in qualunque ora del giorno luce naturale diretta. Questo perché la luce che proviene dalle finestre per tetti è luce zenitale, quindi perpendicolare, che garantisce la massima illuminazione.

Inoltre, per rendere abitabile il locale, bisogna tenere in considerazione il rapporto tra la superficie vetrata apribile e la superficie del solaio di calpestio. Per alcuni ambienti particolari, come le mansarde, il rapporto deve essere almeno di 1/8 secondo la legge nazionale. Questo non soltanto per avere un risparmio energetico, ma anche per ottenere maggior comfort nel nuovo ambiente!03illuminazione-finestre

COME CONTROLLARE LA LUCE NATURALE

Prima di installare una finestra per tetti in mansarda, sono numerosi gli aspetti da considerare. Se vogliamo evitare il fastidioso “effetto serra” o l’ abbagliamento in alcune stanze, dobbiamo prevedere sistemi per controllare i raggi solari e luminosi.

  • Orientamento: sud-ovest è l’ orientamento ottimale, in quanto garantisce illuminazione dal mattino fino a sera. Sconsigliato è creare superfici vetrate verso il nord perché, non ricevendo mai luce diretta, tendono a disperdere più velocemente calore.

  • Vetri: è consigliabile scegliere un vetrocamera bassoemissivo per le finestre rivolte a nord e un vetro selettivo a elevato isolamento per le finestre rivolte a sud. Ciò permetterà di approfittare del guadagno solare in estate, impedendo l’ingresso dei raggi solari, e di un maggiore isolamento in inverno, bloccando la dispersione di calore.

  • Schermi: le schermature solari in base alla loro posizione possono avere più di una funzione: se posizionate all’esterno proteggono dal calore in eccesso durante la stagione estiva, isolano dal freddo e garantiscono privacy e oscuramento; gli schermi interni oscurano, filtrano e regolano la luce a piacere, diminuendo la sensazione di abbaglio.

E SE NON ABBIAMO ABBASTANZA LUCE NATURALE?

Nessun problema: interviene l’illuminazione artificiale! Quando infatti abbiamo finestre poco ampie e non possiamo permetterci di creare nuove aperture per far entrare più luce, l’unico modo per rendere la mansarda luminosa è ricorrere al lighting design. Lo studio e la progettazione dell’illuminazione artificiale è un vero e proprio settore dell’architettura, in continua evoluzione grazie alle novità tecnologiche per il risparmio energetico.

Nelle mansarde è opportuno utilizzare lampade che consentano soprattutto di illuminare adeguatamente i locali, usufruendo in modo alternativo dello spazio a disposizione. Sono consigliati:

05illuminazione-artificiale

  • faretti a incasso o a binario

  • la testata

  • le plafoniere

  • Lampade a terra

  • Lampade da tavolo

    È assolutamente sconsigliato usare :

  • lampadari o luci a sospensione: occupano troppo spazio, avendo un soffitto quasi mai orizzontale.

  • sorgenti luminose di grandi dimensioni: renderebbero visibilmente meno ampio il locale.

Manuela Sanna
Manuela Sanna

Torino - PIEMONTE

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