H.A.C. (Home Automation Center): IL COMFORT A PORTATA DI … TOUCH
È possibile varcare la soglia di casa e immaginare, per una volta, che sia lei ad occuparsi di noi? Può farlo
esattamente nel modo in cui vorremmo e con un semplice “touch”?
La casa è il vero luogo, inteso come spazio della persona. Indipendentemente dalle sue caratteristiche essa
rappresenta chi vi abita, ne è permeata. Non è fuori luogo, dunque, pensare che casa e persona possano
comunicare fra loro attraverso modalità più o meno convenzionali, permettendo all’una di diventare parte
attiva nel raggiungimento del livello di comfort dell’altra. È possibile dunque vivere e guardare la casa non
solo attraverso i sensi, ma anche avvalendosi di un canale privilegiato che consenta controllo e gestione
delle componenti impiantistiche secondo modalità mai sperimentate.
Sebbene il suo utilizzo si sia già dimostrato ampiamente soddisfacente in contesti lontani da quello
domestico al fine di ottimizzare i consumi e aumentare il controllo di componenti impiantistiche sempre più sofisticate (strutture scolastiche, ricettive, sanitarie), la domotica ha sviluppato le proprie potenzialità anche
nell’ambito residenziale, adattandosi a una gestione certamente più limitata in termini spaziali, ma non
meno sofisticata, poiché l’individuo è sia il destinatario del comfort desiderato che l’artefice. E questo ha
reso importantissimo lo studio di un aspetto determinante: la “comunicazione” fra casa e individuo
attraverso una tecnologia accessibile.
IL “TOUCH” PER INIZIARE
L’azienda Chelli s.r.l., con sede in Pontassieve, è attiva da anni sui temi del risparmio energetico offrendo un
valido supporto alle aziende (e non solo) che vogliono dotarsi di sistemi all’avanguardia per il controllo e la
gestione dei consumi. Si è interrogata inoltre circa la possibilità di applicare le potenzialità della domotica già
nel concept progettuale, introducendo la componente impiantistica in fase preliminare. Si è avvalsa di
installatori competenti e, infine, come ci raccontano nella presentazione dell’HAC, ha puntato tutto sulla
possibilità di replicare in ambito domestico uno degli aspetti caratterizzanti dell’uomo contemporaneo: la
disinvoltura nell’ uso di tecnologie a portata di “touch”.
UN APPARTAMENTO DOMOTICO DIMOSTRATIVO NEL CUORE DI FIRENZE
Home Automation Center – zona giorno
Da qui l’idea di ristrutturare un appartamento nel cuore di Firenze (zona Santo Spirito) e di utilizzarlo a scopo
dimostrativo, per rendere sperimentabile l’utilizzo delle tecnologie proposte. L’HAC (Home Automation
Center) è un appartamento arredato con gusto, composto da soggiorno con zona cottura, due camere da
letto e servizi. È provvisto delle dotazioni impiantistiche necessarie, ma con qualcosa in più: il risparmio
energetico e il comfort abitativo sono supportati da un sistema domotico semplice che facilita la gestione
della casa su più fronti: illuminazione, apparecchiature elettriche ad uso domestico, diffusione sonora,
antifurto, climatizzazione. E interviene inoltre nel controllo sia dei carichi da assorbimento che dello “stato di
salute” degli impianti, evidenziando malfunzionamenti e attivando sistemi di protezione.
Seppur sofisticato, l’apparato domotico si interfaccia in maniera semplice con chi ne usufruisce. Due touch
screen, collocati in zone diverse dell’appartamento, consentono di gestire i vari impianti e di impostare
scenari predefiniti : “benvenuto”, “TV”, “cena”, “exit”, “notte”. Abbandonando l’abitazione, ad esempio, con
lo scenario “exit” si attiverà lo spegnimento di illuminazione, climatizzazione e impianto audio. Per ogni
scenario è possibile calibrare ogni componente tecnologica, dall’illuminazione artificiale o naturale, alla
diffusione sonora, fino all’inserimento dell’antifurto, secondo le proprie preferenze, consentendo inoltre
l’ottimizzazione dei consumi. Nell’abitazione inoltre sono dislocati comandi a pulsante e ogni funzione dei
sistemi presenti al suo interno è attivabile anche da remoto (smartphone, tablet, PC).
Dispositivi di controllo: comandi a pulsante e touch screen
FILO DIRETTO
Incontrando Fabrizio Chelli, uno dei fondatori dell’azienda Chelli s.r.l., sono sorte alcune domande sulle
motivazioni che hanno spinto alla realizzazione di questo progetto e sulle evoluzioni future della domotica in
ambito domestico.
L’azienda Chelli srl ha iniziato a occuparsi di domotica negli anni recenti. Quali sono state le ragioni
che hanno portato a inserirla fra i servizi offerti dall’azienda?
Abbiamo ritenuto di dover integrare la domotica ai servizi già offerti, tutti nel settore impiantistico elettrico e
termico, perché rappresenta questa una parte determinante nella gestione di tutti gli altri sistemi che
proponiamo. Rappresenta cioè una sorta di “brain” di tutto il sistema impiantistico.
Che contributo porta, secondo Lei, un appartamento dimostrativo nel cuore di Firenze
all’approfondimento delle tematiche legate alla domotica?
L’appartamento domotico dimostrativo, che abbiamo chiamato HAC (Home Automation Center) è
determinante. A differenza infatti di altre tipologie di impianti, per esempio il fotovoltaico, dove la proposta
può essere facilmente interpretata con la semplice lettura dei dati economici attesi, la domotica necessita di
essere “vista”, meglio se in un vero spazio residenziale.
Quali sono le peculiarità della domotica applicata al contesto residenziale?
La domotica consente in sintesi di gestire degli “scenari”, interpretabili come un insieme di azioni che
vengono scatenate attraverso il semplice gesto della pressione di un pulsante o dello sfioramento di un
comando su un touch screen o di uno smart phone, anche da remoto. Favorisce considerevolmente il
comfort abitativo ed il risparmio energetico.
Quali sono le strade attraverso le quali il futuro della domotica può ancora evolversi e svilupparsi
nell’ambito domestico? In che modo la Sua azienda in particolare seguirà quest’evoluzione?
Credo che l’integrazione totale degli elettrodomestici all’interno dei sistemi domotoci rappresenti il punto
d’arrivo principale. Attualmente molti brand del settore elettrodomestici producono prodotti che
interagiscono con i sistemi domotici, ma per completare del tutto l’interazione c’è ancora un po’ da fare.
Questo consentirebbe inoltre di interagire con eventuali sistemi di produzione di energia, vedi fotovoltaico,
ottimizzando l’uso delle energie rinnovabili. La nostra azienda sarà costantemente attenta agli sviluppi
tecnologici per continuare a proporre le soluzioni più innovative, ma di semplice utilizzo, soprattutto nel
settore domestico.
Come Fabrizio Chelli ha ben descritto, visitando l’HAC si ha l’impressione di assistere ad un’ integrazione
crescente tra uomo e domus (non a caso domotica etimologicamente rimanda al luogo del vivere) e si trova risposta alla domanda iniziale: può l’abitazione essere al servizio della persona e può la persona
divenire protagonista del proprio comfort?
L’HAC (Home Automation Center) è visitabile su appuntamento. Per informazioni www.chellisrl.com.
Emanuela Solimeo
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